L'Isis Terrorizza l'Europa, "dalla Libia Invaderemo l'Italia"

19 Febbraio 2015   04:22  

TRIPOLI - La Libia è la porta d'ingresso all'Europa ed all'Italia in particolare.

Questo il pensiero dei capi delle milizie jihadiste che hanno fatto proseliti in tutto il paese del rovesciato Muammar Gheddafi.

Pensieri che sono stati poi messi nero su bianco in alcune lettere rivelate dalla fondazione britannica contro l'estremismo Quilliam.

Come rivela anche il Thelegraph, dalle mail è chiaro l'interesse dello Stato Islamico di instaurare un vero e proprio secondo califfato proprio a Tripoli. Di lì l'obiettivo di portare miliziani dalla Siria e dall'Iraq per farli arrivare in Europa con le imbarcazioni dei migranti.

In un testo scritto da un noto propagandista jihadista, che si fa chiamare Abu Arhim al-Libim, la Libia viene descritta come un «potenziale immenso» per l'Is.

A sostegno della sua tesi, il miliziano cita l'enorme quantità di armi in circolazione dalla guerra civile che ha portato alla deposizione di Muammar Gheddafi, quando i ribelli hanno messo le mani sull'arsenale dell'ex colonnello.

Grazie alla vicinanza tra le coste libiche e quelle italiane, «il numero dei viaggi noti come 'immigrazione illegalè dalla sua costa, che sono tanti. - scrive il miliziano - Se questi vengono usati in modo strategico, nei Paesi dell'Europa meridionale succederà il pandemonio. E potrebbero anche essere prese di mira le navi crociate».

L'Is ha già fondato cellule in Libia, che domenica hanno rilasciato un video che mostra la decapitazione di 21 cittadini copti egiziani rapiti a Sirte tra il dicembre e il gennaio scorsi. Nel filmato venivano anche rivolte minacce all'Italia. In risposta, l'aviazione egiziana ha lanciato raid contro postazioni dell'Is in Libia.


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore