L'Uovo al Festival della sicurezza sul lavoro. "Morti a perdere"

16 Settembre 2010   11:14  

Domani 17 settembre il Festival nazionale della sicurezza sul lavoro, insignito a fine luglio di due medaglie del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, una per l'edizione 2009 e l'altra per quella attuale, prende il via. Si tratta di una tre giorni densa di workshop, incontri ed eventi culturali promossa da APS-ELMO, Pergine Spettacolo Aperto, Centro Studi "Vox Pupuli" e Pro Loco Pergine con il patrocinio di Regione Autonoma Trentino-Alto Adige, Provincia Autonoma di Trento e Comune di Pergine Valsugana.

Nella seconda giornata del Festival, alle ore 21.00, debutterà la nuova produzione de L'Uovo "Morti a perdere", creata appositamente per l'evento e nata dalla collaborazione con la Provincia Autonoma di Trento, il Coordinamento Teatrale Trentino e Pergine Spettacolo Aperto, nell'ambito del progetto "Solidarte".

A proposito delle cosiddette "morti bianche", che si ripetono costantemente nei tempi e negli spazi, il primo grave errore da non commettere mai è quello di abituarsi a questi tragici accadimenti e di giungere perfino alla terribile conclusione che essi rientrino "nell'alea normale" del rapporto di lavoro. Ma per evitare che ciò accada di nuovo e, in ogni caso, per ridurre drasticamente il rischio di ulteriori morti bianche, è indispensabile adoperarsi al fine di individuare corretti percorsi di prevenzione e informazione, giovandosi anche di uno stra- ordinario tramite di comunicazione e conoscenza, quale da sempre è il teatro.

"Morti a perdere" è un lavoro che - utilizzando la tecnica del teatro di narrazione integrata con la danza, la musica dal vivo e una serie di contributi video che interagiscono con attori, danzatori e musicisti - racconta, in termini drammatici, di una delle tragedie più quotidiane e più straordinarie della nostra epoca: le morti bianche. Gli attori a dar voce, cuore e corpo a passi di storie vere, frammenti di vite vissute intrise di ordinaria fatica, schegge di intrepide denunce. La danza a sottolineare ulteriormente le emozioni. I video ad ampliare lo sguardo. Intorno, dentro, a tutto, la musica a stringere attori e spettatori in un unico, struggente abbraccio. Perché il teatro non permette a nessuno di fare lo struzzo.

La ideazione del progetto produttivo e della scenografia è di Antonio Massena, Maria Cristina Giambruno ha curato la drammaturgia e la regia dello spettacolo giovandosi della collaborazione di una validissima équipe artistica e tecnica, prima fra tutti la coreografa Francesca La Cava; in scena gli attori Barbara Esposito e Fabrizio Croci assieme alle danzatrici Stefania Bucci e Annalisa Celentano; i costumi sono di Chiara Defant, le musiche di Raffaello Angelini e le contaminazioni video di Enzo Testa e Marianna Verì; a coordinare tutti gli elementi c'è il responsabile di produzione nonché direttore di palco Alessandro Sevi.

 


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