L'asilo della FIAT, "definitivo", ma costruito in zona provvisoria

Un asilo di ben 1300 mq che potrà ospitare fino a 100 bambini, questo il dono che Fiat ha voluto fare all'Aquila in solidarietà della popolazione colpita dal sisma, di questo ringraziamo l'industria torinese.

Il primo edificio definitivo, la prima costruzione che dovrà sopravvivere all'emergenza, il nostro "periodo speciale", una costruzione sorta su un territorio provvisorio.

Ecco, non capiamo perchè questo edificio definitivo sia stato edificato limitrofo al progetto CASE di Bazzano (Aq), sito di per se provvisorio che, ci auguriamo, sarà svuotato nei prossimi 4/5 anni grazie alla ricostruzione pesante dell case "E" fuori e dentro la zona rossa.

Perchè tornarne a parlare? Perchè nessuno lo ha detto e noi che lo abbiamo chiesto a Fiat (tramite mail al loro ufficio stampa) siamo stati del tutto ignorati.

Abbiamo quindi cercato risposte in Comune che, sottovoce, ci ha detto di essere stati fin dal principio contrari a quella collocazione, ma ci ha detto di più.

Quell'asilo è costruito su modello piemontese, una su tutte il nido non ha la cucina, proprio come si usa in Piemonte. La cosa lo rende inutilizzabile da noi e chiunque abbia un bambino in età nido se ne renderà conto visto che i nostri pargoli non bevono solo latte fino a 3 anni!

C'erano poi anche altri problemi con gli spazi interni non strutturati sul nostro modello di educazione pre-scolare, ma su quello sempre piemontese.

Insomma come accade sempre più spesso la solidarietà va a finire in opere non concordate con la popolazione che riceve il gradito dono.

Un po' come quel marito che per l'anniversario regala alla moglie un abbonamento a Sky Calcio!

Ribadiamo, non vogliamo mancare di rispetto a chi ci regala la sua solidarietà, ma il territorio deve poter concordare le scelte con chi vuol donare.

Al contrario si faranno interventi costosi e inutili fino ad arrivare al possibile stravolgimento della comunità.