In versione (quasi) integrale l'assemblea spontanea si è svolta ieri a Piazza Palazzo. Il sindaco Massimo Cialente e Eugenio Carlomagno , direttore dell'Accademia delle Belle arti, dopo un animato battibecco, giungono alla comune conclusione che è necessario presentare in tempi strettissimi una proposta di legge per modificar le norme che regolano la rimozione delle macerie. ''Le macerie – urla poi il sindaco – se le deve togliere il governo, non può scaricare a noi questo problema senza darci gli strumenti per agire tempestivamente''.
Giovanni Lolli, parlamentare Pd, si impegna a presentare un progetto di legge entro martedi.
I cittadini urlano: ''Vogliamo tornare a casa'', si dicono pronti a fare lo sciopero della fame, a occupare con le tende Piazza Palazzo, sono disposti a fare l'elemosina per pagarsi da soli i lavori di ristrutturazione senza aspettare le linee guida che non arrivano mai.
Eugenio Carlomagno annuncia: ''Io domenica prossima torna a casa e lo stesso faranno altri duecento cinquanta cittadini. Vediamo quanti carabinieri serviranno per fermarci''.
Altri urlano: ''Aquilani sulla costa! Dove siete, tornate, svegliatevi, venite a salvare la vostra città''.
U n invito rivolto anche agli aquilani che vivono nel progeto CASE.
Alessandro Tettamanti, attivista del 3e32 chiede maggiore determinazione e coraggio al sindaco.
La presidente della Provincia Pezzopane invita a partecipare anche domenica prossima alla manifestazione a Piazza Palazzo
Stefano Cencioni, comune cittadino infine vive in via Roma - ''vive'' e non ''viveva'', tiene a sottolineare - e ha sue prospettive di rientro a casa drammaticamente lunghe. La settimana scorsa era salito sulle macerie di piazza Palazzo, immortalato dalle telecamere.
Oggi al nostro microfono offre, dopo tante urla, una buona e pacata sintesi delle richieste dei cittadini, in particolare quelli residenti in centro. ''Questa volta è stato più bello - spiega - perché gli aquilani c'erano ed anche le istituzioni, qui a spiegarci la loro programmazione o non programmazione. Chiediamo di capire cosa avverrà in questa città''. Cencioni chiede inoltre che le barriere di accesso al centro, in certi casi inutili, vengano rimosse, che il centro sia restituito davvero ''perché – spiega. vivo in uno stato democratico, non nella striscia di Gaza''
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IL FOTORACCONTO di ABRUZZO24ORE.TV
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L'Aquila - VIDEO - Un nutrito gruppo di aquilani è entrato, forzando la zona rossa, per la seconda volta nel centro storico della città, appendendo chiavi della città alle transenne e riprendendosi, simbolicamente, un pezzo di quel centro storico che, per mesi, è stato mostrato integro mentre integro non è. Da qualche giorno, contestualmente, i telegiornali nazionali - con imbarazzo, difficoltà, incapacità a
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