L'assessore Pelini dichiara guerra agli sciacalli del caro-affitti

10 Ottobre 2013   16:37  

Al nostro microfono l'assessore all'assistenza alla popolazione Fabio Pelini lancia la sfida contro il vergognoso caro affitti che affligge anche una città terremotata come L'Aquila, a tutto vantaggio di sciacalli e speculatori senza scrupoli.

''Non è possibile - spiega nella nostra intervista l'assessore Pelini - che si affittino case a prezzi cosi' alti  a studenti fuori sede e cittadini in difficoltà  anche in zone periferiche. O che vengano raddoppiati i canoni al rinnovo del contratto.''

Il Comune può fare poco contro le Sacre Leggi del Libero Mercato.

Però, sottolinea Pelini, intanto l'aliquota IMU è stata elevata al massimo consentito per le case sfitte e soprattutto ribadisce Pelini ''cercheremo nel più breve tempo possibile di immettere sul mercato a prezzi calmierati le migliaia appartamenti del progetto CASE e Map, man mano che si libereranno e la gente tornerà a casa loro''.

''Abbiamo già esteso la possibilità di accedere al Progetto CASE e MAP - spiega Pelini -  a giovani coppie e a categorie che prima erano escluse, chiedendo un canone di 2,60 euro al metro quadrato, e a secoda dell'ubicazione dell'appartamento, secondo un coefficiente di zona''

Il che significa ad esempio 125 euro al mese per un appartamento di 48 metri quadri nel centralissimo quartiere CASE di Sant'Antonio, 100 euro nel più periferico quartiere CASE di Paganica. 

Fabio Pelini fa poi il punto sulla situazione gestionale del progetto CASE e MAP.

Cominciando dai canoni di compartecipazione non pagati dagli utenti che prima vivevano in case in affitto.

''Il 70% è moroso, anche dal dicembre 2011, e parliamo di canoni mensili che vanno da 120 euro al mese per le case più grandi, molto meno per chi ha basso reddito. Questi canoni per una questione di equità andranno pagati, anche a rate, pena la perdita dell'appartamento''

Altre novità sull'assegno di Autonoma sistemazione.

Spiega Pelini: ''Offriremo a chi beneficia del Cas, circa 5500 persone un appartamento del CASE e MAP, man mano che si libereranno. In caso di rinuncia l'assegno si perderà comunque.''

Il Cas, ricorda poi Pelini, è cessato per coloro che hanno realizzato strutture abitative beneficiando di donazioni pubbliche e private, come i villaggi Map fai-da-te, realizzati da aziende e ordini religiosi. Chi un contratto d'affitto regolare invece manterrà il CAS anche nel 2014.

 


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