L’assessore alle Entrate Massimo Filippello su conferenza sulle nuove norme tributarie per 2011

07 Aprile 2011   21:13  

“Riduzioni del 50 per cento della Tassa sui rifiuti solidi urbani per i primi tre anni di attività per coloro che già dal primo gennaio 2011 hanno aperto una nuova partita Iva, dunque che hanno avviato o avvieranno una nuova impresa, e per quei lavoratori che, colpiti dalla crisi del momento, si ritrovano in cassa integrazione, mobilità o disoccupazione. E poi: possibilità di dilazionare il pagamento dei canoni arretrati per coloro che riceveranno un avviso di accertamento e di avvalersi del ravvedimento operoso, ossia di autodenunciare un’evasione con la drastica riduzione delle sanzioni. Sono le nuove misure previste nel Regolamento della Tarsu ed entrate ufficialmente in vigore con l’approvazione della relativa delibera da parte del Consiglio comunale. Norme alle quali, dal primo gennaio 2012, si affiancheranno ulteriori facilitazioni”. Lo ha annunciato l’assessore ai Tributi Massimo Filippello nel corso della conferenza stampa odierna convocata per illustrare le nuove agevolazioni tributarie introdotte. Presente anche il dirigente del settore Marco Scorrano.

“Con il nuovo Regolamento sui Tributi approvato dal Consiglio comunale – ha precisato l’assessore Filippello – sono state introdotte una serie di agevolazioni a favore delle imprese, delle famiglie in difficoltà e comunque in favore del cittadino, con l’obiettivo di consentire a tutti di pagare o di chiudere vecchi sospesi. Alcune facilitazioni sono già entrate in vigore, con effetto retroattivo al primo gennaio 2011, altre entreranno in vigore dal primo gennaio 2012. Per l’anno in corso è già operativo l’istituto della dilazione di pagamento dei debiti tributari: quei contribuenti che ricevono un avviso di accertamento per Ici, Tarsu o imposta sulla pubblicità, e riconoscono come legittimo, ossia dovuto, il pagamento richiesto dal Comune, ma sono in temporanea difficoltà finanziaria, potranno definire la propria posizione attraverso la rateizzazione del debito. Per coloro che sceglieranno la dilazione mensile, è prevista una rata minima pari a 50 euro per debiti fino a 1.200 euro e 100 euro per debiti superiori a 1.200 euro; inoltre sarà consentito un massimo di 24 rate per debiti sino a 1.200 euro; 36 rate massimo per debiti fino a 10mila euro; 72 rate massimo per debiti superiori ai 10mila euro”. I contribuenti potranno però anche optare per una dilazione trimestrale: in questo caso l’importo minimo della rata sarà pari a 150 euro per debiti sino a 1.200 euro e 300 euro per debiti superiori a 1.200 euro. Per coloro che sceglieranno di saldare la somma dovuta con rate da versare ogni tre mesi, è stato fissato un massimo di 8 rate per debiti sino a 1.200 euro; 12 rate per debiti sino a 10mila euro; 24 rate per debiti superiori a 10mila euro. “In ogni caso, la rata non sarà fissa e verrà modulata in base alla capacità economica del contribuente. Un’altra agevolazione introdotta dalla nostra amministrazione – ha proseguito l’assessore Filippello – riguarda la polizza fideiussoria, pari al 9-10 per cento del debito complessivo e che sino a oggi dovevano obbligatoriamente stipulare e presentare i contribuenti con debiti di importo superiore ai 6mila euro: oggi abbiamo invece fissato che gli utenti dovranno presentare la garanzia fideiussoria solo per debiti superiori ai 10mila euro, sgravando i cittadini da un ulteriore fardello. Per poter accedere a tali benefici, l’utente potrà scaricare i moduli semplicemente cliccando sul sito on line del Comune di Pescara, all’indirizzo www.comune.pescara.it, nella sezione ‘Pagare le tasse’”. Poi le sanzioni: “Con la legge finanziaria 2011 è stato previsto un inasprimento delle sanzioni per le imposte erariali – ha detto l’assessore Filippello – e la normativa delle imposte frequentemente può o deve essere recepita dagli Enti locali, ossia può essere estesa ai Tributi locali, con il relativo inasprimento. La nostra amministrazione comunale ha però deciso di non introdurre alcun inasprimento dei tributi locali nel caso in cui il contribuente decide di aderire al pagamento. Il caso più frequente riguarda l’avviso di accertamento: il contribuente che per una qualunque ragione ha omesso di pagare la tassa, come la Tarsu o l’imposta della pubblicità, sino a oggi si è visto recapitare l’avviso del tributo da pagare con l’applicazione di una sanzione pari al 100 per cento del tributo stesso, ad esempio se l’imposta ammontava a 200 euro, la bolletta riportava altri 200 euro di sanzione, portando l’importo a 400 euro complessivi. Ora il contribuente riceverà invece un bollettino di versamento in cui, se l’utente stesso ritiene che quel pagamento è effettivamente dovuto e accetta di pagare entro 60 giorni dal suo ricevimento, la sanzione applicata sarà ridotta a un quarto, dunque non pagherà 400 euro, ma 250 euro, con una sanzione di sole 50 euro. La Finanziaria 2011 ha introdotto un inasprimento di tale sanzione, portandola da un quarto a un terzo, ma il Comune di Pescara, non avendone l’obbligo, ha deciso di non recepire tale inasprimento. L’amministrazione comunale ha poi recepito e disciplinato il cosiddetto ‘Accertamento con adesione’: il caso più frequente è la determinazione di un aumento dell’imponibile da assoggettare a tassazione ai fini Ici per le aree edificabili. Se il contribuente ritiene che l’imponibile accertato dall’ufficio sia corretto, può presentare istanza di accettazione con adesione, l’Ufficio Tributi la può accogliere e in questo caso la legge nazionale ci ha costretto ad applicare non più la sanzione pari a un quarto del tributo, ma la sanzione pari a un terzo. Tuttavia occorre dire che tale tipologia di utenza ammonta oggi ad appena lo 0,5 per cento dei contribuenti sottoposti ad accertamento e lo scorso anno abbiamo avuto appena otto casi. In ultima istanza – ha proseguito l’assessore Filippello – abbiamo disciplinato l’istituto del ‘ravvedimento operoso’: tale istituto consente al contribuente autore della violazione, di ‘pentirsi’ e compensare subito il pagamento e beneficiare di una riduzione in misura notevole della sanzione dovuta rispetto a quella che l’Ufficio avrebbe dovuto applicare nel caso venisse emesso un avviso di accertamento. Di tale beneficio può usufruire il contribuente che si rivolge ai nostri uffici per pagare il dovuto, regolarizzando la propria posizione prima che gli Uffici stessi facciano partire gli avvisi di accertamento, dunque le sanzioni diventano più snelle e ridotte a favore del contribuente. Il caso più frequente, anche in questo caso, è la Tarsu. Se il contribuente decide di ravvedersi entro 90 giorni dall’omessa denuncia prima pagava una sanzione pari a un ottavo della somma dovuta, ora la sanzione scende a un decimo; se paga dopo i 90 giorni ma comunque entro un anno la sanzione scende da un quinto a un ottavo del Tributo. Stessa agevolazione è stata introdotta nel ravvedimento operoso per l’Ici: se il contribuente paga entro 30 giorni dalla scadenza del versamento la sanzione passa da un ottavo a un decimo calcolato sul 30 per cento dell’imposta dovuta; se paga entro un anno dal termine del versamento la sanzione passa da un quinto a un ottavo; se paga entro 90 giorni dal termine, verrà applicata la sanzione di un decimo rispetto a un ottavo precedente. Ovviamente non è più possibile applicare il ravvedimento operoso se il contribuente ha già ricevuto l’avviso di accertamento o il questionario preliminare del Comune: a ottobre abbiamo inviato 8mila questionari, ossia 5mila per l’Ici e 3mila per la Tarsu e abbiamo registrato una percentuale di adesione pari all’82 per cento per l’Ici e l’81 per cento per la Tarsu. Mille gli utenti che hanno pagato subito il dovuto”. Infine le agevolazioni: “Nella nuova disciplina abbiamo introdotto agevolazioni per chi decide di aprire una nuova Partita Iva, introducendo una riduzione della tassa del 50 per cento per i primi tre anni di attività. Ovviamente intendiamo una ‘vera’ nuova attività, infatti tali agevolazioni non si applicano a coloro che cessano l’attività e ne intraprendono un’altra entro sei mesi, nonché a coloro che intraprendono un’attività che costituisce una mera prosecuzione di quella precedente, né per le imprese ‘apri e chiudi’, né tantomeno in caso di ingressi di nuovi soci né di passaggi da padre a figlio. Poi, per favorire la ripresa economica del territorio, abbiamo previsto agevolazioni per i dipendenti in situazione di disagio lavorativo, introducendo una riduzione del 50 per cento della tassa per gli effettivi mesi in cui perdura la situazione di disagio stesso. Tale agevolazione sarà riservata ai nuclei familiari la cui unica fonte di reddito è la cassa integrazione guadagni, l’indennità di mobilità o quella di disoccupazione”. “Per poter beneficiare di tali agevolazioni – ha precisato il dirigente Scorrano -, già in vigore con decorrenza retroattiva al primo gennaio 2011, le nuove imprese dovranno presentare il certificato di attribuzione della Partita Iva oltre all’istanza prestampata che sarà reperibile anche sul sito internet del Comune. Saranno poi i nostri uffici a effettuare le opportune verifiche grazie a una convenzione stipulata con la Camera di Commercio che ci permetterà di accedere alla sua banca dati. Ai singoli cittadini in condizioni di disagio lavorativo chiederemo invece di presentare solo una dichiarazione sostitutiva dell’atto notorio oltre all’istanza su modello prestampato del Comune. Per le imprese l’istanza va presentata una sola volta entro il 31 dicembre dell’anno in cui è avvenuta l’apertura della Partita Iva e sarà poi il Settore Tributi ad applicare automaticamente la riduzione per i primi tre anni di attività; per i cittadini in mobilità, in disoccupazione o cassa integrazione la richiesta dovrà invece essere presentata entro il 31 dicembre di ogni anno, e anche in questo caso sarà poi il Settore Tributi a svolgere i necessari riscontri”. E novità sono state inserite anche per la riscossione della Tassa giornaliera per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, “quella che dal 1995, anno di introduzione dell’imposta, viene pagata da chiunque occupi o detenga in modo temporaneo locali o aree pubbliche, e pensiamo ad esempio agli operatori mercatali o per i cantieri temporanei – ha ancora spiegato l’assessore Filippello -. In seguito a una sentenza della Corte di Cassazione Sezione Tributaria del 2010 si è stabilito che il contribuente deve pagare la tassa solo ed esclusivamente per i giorni in cui effettivamente occupa il suolo pubblico, ossia lavora e produce rifiuti, previa autorizzazione. Per agevolare gli utenti abbiamo fissato di far pagare la tassa contestualmente al versamento del Canone di occupazione del suolo pubblico”.

 


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