L'esperienza friulana e le nuove tecnologie per la ricostruzione
Giornata di studio dell'Università dell'Aquila
Aspetti geotecnici del territorio aquilano e problematiche della ricostruzione. Le caratteristiche del sottosuolo, spesso non approfonditamente analizzate, sono state causa di fenomeni di crollo o di forti danneggiamenti di edifici.
Se ne è tornato a parlare nella giornata di studio promossa dal gruppo geotecnico della Facoltà di Ingegneria dell'Università dell'Aquila.
Esperti del centro nazionale terremoti dell'Istituto di geofisica insieme a docenti degli atenei di L'Aquila, Benevento, Torino e Roma hanno approfondito aspetti geologici, proprietà dei terreni sui quali in molti casi non si doveva edificare, analizzato il moto sismico nella zona dell'epicentro e esposto le indagini sulla caratterizzazione geotecnica dei siti del piano C.a.s.e., la cui procedura non è stata immune dal pericolo di incappare nel rischio idrogeologico. Cinque siti inizialmente individuati dopo le dovute verifiche sono infatti stati sostituiti dalla stessa Protezione civile.
Spunti per una efficace ricostruzione vengono dal fruttuoso esempio del Friuli, che - come ha descritto il professor Francesco Amendolagine dell'Università di Udine - parla di recupero e restauro del patrimonio storico-architettonico con contestuale adeguamento antisismico con alcuni casi di demolizione e ricostruzione di edifici di rilievo riprodotti come erano prima del sisma.
Nella tavola rotonda conclusiva della giornata Stefano Aversa dell'associazione Geotecnica italiana, Giovanni Beolchini coordinatore del Master in Ingegneria antisismica dell'Ateneo aquilano, Gaetano Manfredi e Mauro Dolce dell'Università Federico II di Napoli e gli ingegneri Paolo Pagliara e Giuseppe Zia hanno discusso delle linee guida per gli interventi di ricostruzione e di nuova edificazione nell'area colpita dal terremoto.
Nell'intervista Mauro Dolce, Università Federico II di Napoli-Direttore ufficio valutazione, prevenzione e mitigazione del rischio sismico e attività ed opere post-emergenza Dipartimento della Protezione civile.
(MS)
