L'ex presidiente Aret Giulio Petrilli condannato a 8 mesi e al pagamento di 260mila euro

07 Gennaio 2014   11:27  

ll Tribunale dell’Aquila ha condannato Giulio Petrilli, ex-presdiente del'Aret, a otto mesi di carcere e la Corte dei Conti al pagamento di 260 mila euro.

Dichiara Giulio Petrilli in una nota: 

''Sono stato condannato perché ho trasformato cinque contratti di lavoratori dell'ente, da tempo determinato a tempo indeterminato e perché ho ridotto il compenso del direttore (figura obbligatoria) da 110mila euro annui a 39 mila, figura assolutamente compatibile con altri incarichi che aveva.

L’Aret è l’unica azienda abruzzese che sopravviveva senza contributi regionali, ha avuto finanziamenti per progetti europei di grande validità sociale.

Addirittura ha collaborato in uno di questi progetti con l'Ocse, Organizzazione delle Nazioni Unite, in una zona di guerra in Kossovo, a Mitrovica, dove mi sono recato insieme ad alcuni dipendenti.

Con la mia presidenza sono finite le costose consulenze esterne e ho costruito una piccola pianta organica, oltretutto obbligatoria, quindi ho riportato la legalità all’interno dell’ente e ho ridotto totalmente i costi.

Stavamo per ottenere altri grandi e importanti finanziamenti per progetti europei, ritenuti validissimi dalle commissioni preposte alla valutazione. Ma questa cosa dava fastidio.''


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