L'italia dei valori: ''Il Megalò due è solo un'inutile colata di cemento''
In merito alla realizzazione di un Megalò 2, un comunicato stampa del coordinatore regionale Giovani Italia dei Valori Abruzzo, Giampiero Riccardo:
"A prescindere dall'eventuale fattibilità del progetto Megalò Bis, dalle prime Valutazioni di Impatto Ambientale negative relative all'opera, dall'esito del ricorso al TAR avviato dalla ditta costruttrice, dagli allarmi lanciati dagli ambientalisti per il rischio esondazione in quell'area e quant'altro; l'aspetto realmente drammatico della faccenda è un altro: il consueto, enorme divario tra le chiacchiere con le quali ci si riempie la bocca e le azioni compiute per risolvere seriamente i problemi.
La pesantissima situazione economica che aleggia su numerose famiglie e sui commercianti del centro storico è ormai nota; tanto che non serve ribadirne l'entità. Nei mesi scorsi dall'amministrazione del Sindaco Di Primio è piovuta una marea di impegni (disattesi), tavoli aperti (e subito richiusi) e promesse su promesse; ma nulla di davvero concreto (ad eccezione delle trasferte cubane). Hanno avuto qualche esito le azioni concertate con la Confcommercio o le assemblee prefettizie? Pare proprio di no.
La minaccia dell'ennesima, inutile colata di cemento è solo il sintomo della conclamata incapacità di ponderare una rinascita economica vera, che offra vie d'uscita alternative ai soliti centri commerciali. Chieti pare risucchiata da un vortice in cui la devastazione del territorio e la distruzione del tessuto economico del medio/piccolo commercio, sono il tributo da pagare alla grande distribuzione e la strategia di marketing che essa implica e che tutto legittima.
Alla fine tutto si riduce alla speculazione edilizia del privato, alla sistematica spintarella a fini elettorali del politicante di turno e al conseguente disprezzo per la bellezza implicita nel territorio e per la meritocrazia. Di buone idee neanche l'ombra.
Da parte mia posso solo ribadire quanto già espresso in numerose circostanze: la Cultura e il rispetto per la persona, devono tornare a essere il centro attorno a cui far ruotare l'intero sistema. L'esempio è a due passi e si chiama Europa. Chi non riesce a vederlo, probabilmente ha gli occhi tappati dal cemento".
