Nella cronaca di Paolo Castignani  dalla chiesa di san Rocco ad Atessa, il funerale di  Angelo Marcucci, il ventisettenne trovato senza vita ieri mattina all'interno della sua auto., con la testa fracassata.

Sara' interrogato domani nel carcere di Lanciano, Daniele Perrucci, 26 anni di Montazzoli, finora principale indiziato per l'omicidio di Angelo Marcucci , il barista 27enne di Atessa assassinato la notte tra sabato e domenica. Perrucci sara' sentito dal pm Tullio Moffa e dal gip Francesca Del Villano Aceto, che dovra' anche decidere sull'eventualita' di tramutare in arresto il fermo di polizia giudiziaria cui e' sottoposto il giovane. Nel frattempo i carabinieri stanno cercando ulteriori riscontri alla ricostruzione dei fatti emersa dalle testimonianze raccolte fino ad oggi, in particolare per quanto riguarda il racconto di Vincenzo Sirri, l'amico che si trovava con Angelo la notte dell'aggressione mortale e che avrebbe confermato che a colpire la vittima sarebbe stato Perrucci. E' stata disposta anche l'acquisizione dei tabulati telefonici delle utenze cellulari dei ragazzi che quella sera hanno sentito Marcucci e Perrucci, per stabilire l'esatta tempistica degli spostamenti. Stamattina, intanto, nella chiesa di San Rocco ad Atessa si sono svolti i funerali di Marcucci. I sacerdoti che hanno officiato il rito funebre hanno invitato chi sa qualcosa dell'accaduto a collaborare con gli investigatori.

Atessa, barbaro assassinio di un ventisettenne

SINDACO ATESSA SCRIVE AI GIOVANI
"Il gravissimo lutto che ha colpito la nostra comunita' deve insegnare qualcosa, altrimenti l'assurda morte del nostro concittadino sarebbe doppiamente e inutilmente tragica". E' un passo della lettera aperta che il sindaco di Atessa (Chieti) Nicola Cicchitti ha inviato ai giovani della citta' dopo l'omicidio di Angelo Marcucci. "Vorrei rivolgermi ai giovani di Atessa - scrive Cicchitti - per invitarli a riflettere su quello che portano la violenza ed il mancato rispetto della vita propria e di quella altrui: lutti, dolore, devastazione di intere famiglie e di comunita' operose. Cari giovani tornate alla vita, ai sani valori della famiglia e dell'amicizia, utilizzate le vostre fresche energie per il volontariato, per le sane competizioni sportive, per lo studio o per il lavoro". Da Cicchitti l'appello a rifuggire da alcool e droghe, che minano il rispetto della vita propria e altrui. "Se riuscirete a rispettare voi stessi e ad impegnarvi per gli altri - conclude - scoprirete che gli anni della vostra gioventu' sono ben spesi e che le vostre energie serviranno a far stare bene voi, le vostre famiglie, gli amici e tutta la comunita'. Sarete costruttori di pace e di benessere e non di lutti e di dolore".