Sono tante e importanti le battaglie portate avanti in questa se pur breve legislatura e Mariza Bafile ha tutta l’intenzione di proseguire su questa strada. Lo assicura lei stessa, ora che è di nuovo candidata del Partito Democrtico in Sudamerica, nel suo messaggio rivolto ai connazionali.
"A conclusione della prima legislatura, che ha permesso agli italiani all’estero l’ingresso al Parlamento italiano, considero mio dovere parlarvi del lavoro che ho svolto in veste di vostra rappresentante nella Camera dei Deputati - spiega la Bafile, italo-venezuelana di origini abruzzesi - Come figlia di emigranti e come giornalista, che ha dedicato tutta la propria attività lavorativa alla causa dell’emigrazione, ho assunto con grande serietà l’impegno di rappresentare la mia gente in una Istituzione italiana tanto importante. Il mio anelito più profondo era restituire, attraverso il mio lavoro, rispetto e dignità a tutte quelle persone che hanno dovuto abbandonare la propria patria e che, con moltissimi sacrifici, hanno permesso a noi, figli e nipoti, d’essere ciò che siamo. Ho portato con me sempre l’orgoglio d’appartenenza a questo nostro mondo di sognatori, di uomini e donne forti, forgiati alla lotta e uniti negli stessi sentimenti e desideri, in qualsiasi Paese del Sud America: dalla Colombia al Brasile, dal Cile all’Argentina, dal Venezuela all’Uruguay, dal Paraguay alla Bolivia, dal Perù all’Ecuador. Apparteniamo tutti a quella fetta di mondo che ha piantato le proprie radici in questi luoghi, portando l’Italia nel cuore e nell’anima".
E così il suo primo impegno è stato "con i più deboli: i nostri anziani meno fortunati. Per loro - ricorda la parlamentare uscente - abbiamo raggiunto il traguardo del diritto alla sanità, del pagamento della quattordicesima per i pensionati. Avevamo quasi ottenuto anche l’assegno di solidarietà. L’approvazione definitiva del progetto di legge, purtroppo, è stata interrotta dalla caduta del governo, però, in vista dei progressi già raggiunti, a partire da quest’anno i nostri anziani meno abbienti riceveranno, per diritto e senza specifica richiesta, un primo aiuto economico".
"Si è lottato inoltre per il miglioramento della rete consolare e a tale scopo - rammenta la Bafile - sono stati destinati dei fondi nella scorsa Finanziaria. Presto potremo apprezzarne i risultati.
"Altre battaglie sono state anticipate ed erano quasi giunte a conclusione - continua la Bafile - Tra queste la legge che permette il riacquisto della nazionalità a coloro che l’hanno persa per motivi di lavoro e quella che offre alle donne il giusto diritto di trasmettere la nazionalità italiana anche ai figli nati prima dell’anno 1948".
Ma ora si guarda avanti. E, oltre a questi ultimi obiettivi la Bafile ha nuovi progetti: "Quello di lavorare assiduamente per i giovani, promuovendo accordi universitari e corsi di formazione - e - tante iniziative che riguardano le donne, gli imprenditori, i professionisti".
"Io lavorerò sempre con passione e grande responsabilità - assicura, concludendo la sua nota - Vi chiedo di aiutarmi, con il vostro voto, a continuare il cammino intrapreso".
"A conclusione della prima legislatura, che ha permesso agli italiani all’estero l’ingresso al Parlamento italiano, considero mio dovere parlarvi del lavoro che ho svolto in veste di vostra rappresentante nella Camera dei Deputati - spiega la Bafile, italo-venezuelana di origini abruzzesi - Come figlia di emigranti e come giornalista, che ha dedicato tutta la propria attività lavorativa alla causa dell’emigrazione, ho assunto con grande serietà l’impegno di rappresentare la mia gente in una Istituzione italiana tanto importante. Il mio anelito più profondo era restituire, attraverso il mio lavoro, rispetto e dignità a tutte quelle persone che hanno dovuto abbandonare la propria patria e che, con moltissimi sacrifici, hanno permesso a noi, figli e nipoti, d’essere ciò che siamo. Ho portato con me sempre l’orgoglio d’appartenenza a questo nostro mondo di sognatori, di uomini e donne forti, forgiati alla lotta e uniti negli stessi sentimenti e desideri, in qualsiasi Paese del Sud America: dalla Colombia al Brasile, dal Cile all’Argentina, dal Venezuela all’Uruguay, dal Paraguay alla Bolivia, dal Perù all’Ecuador. Apparteniamo tutti a quella fetta di mondo che ha piantato le proprie radici in questi luoghi, portando l’Italia nel cuore e nell’anima".
E così il suo primo impegno è stato "con i più deboli: i nostri anziani meno fortunati. Per loro - ricorda la parlamentare uscente - abbiamo raggiunto il traguardo del diritto alla sanità, del pagamento della quattordicesima per i pensionati. Avevamo quasi ottenuto anche l’assegno di solidarietà. L’approvazione definitiva del progetto di legge, purtroppo, è stata interrotta dalla caduta del governo, però, in vista dei progressi già raggiunti, a partire da quest’anno i nostri anziani meno abbienti riceveranno, per diritto e senza specifica richiesta, un primo aiuto economico".
"Si è lottato inoltre per il miglioramento della rete consolare e a tale scopo - rammenta la Bafile - sono stati destinati dei fondi nella scorsa Finanziaria. Presto potremo apprezzarne i risultati.
"Altre battaglie sono state anticipate ed erano quasi giunte a conclusione - continua la Bafile - Tra queste la legge che permette il riacquisto della nazionalità a coloro che l’hanno persa per motivi di lavoro e quella che offre alle donne il giusto diritto di trasmettere la nazionalità italiana anche ai figli nati prima dell’anno 1948".
Ma ora si guarda avanti. E, oltre a questi ultimi obiettivi la Bafile ha nuovi progetti: "Quello di lavorare assiduamente per i giovani, promuovendo accordi universitari e corsi di formazione - e - tante iniziative che riguardano le donne, gli imprenditori, i professionisti".
"Io lavorerò sempre con passione e grande responsabilità - assicura, concludendo la sua nota - Vi chiedo di aiutarmi, con il vostro voto, a continuare il cammino intrapreso".
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