La festività della Befana sarà caratterizzata da un repentino cambiamento delle condizioni meteorologiche, portando nubifragi, vento, freddo e neve sull'Italia. Andrea Garbinato, responsabile della Redazione del sito www.iLMeteo.it, annuncia che il caldo anomalo che ha caratterizzato il periodo natalizio sarà presto sostituito da un peggioramento del tempo.
Già a partire da venerdì 5 gennaio, si avvertiranno i primi segnali del peggioramento con possibili piogge leggere. Le regioni coinvolte saranno Sardegna, Liguria, Alta Toscana, e parzialmente Piemonte e Valle d'Aosta. Nel pomeriggio, un fronte collegato a una bassa pressione sul Golfo del Leone porterà piogge più consistenti su tutto il Nord-Ovest e successivamente fino al Triveneto. La neve si farà presente a quote collinari in Piemonte e sopra i 700-800 metri altrove. La sera vedrà l'intero Nord immergersi in una fase perturbata con temperature in diminuzione graduale. Per la giornata della Befana, sabato 6 gennaio, il maltempo si estenderà sull'intera Italia con forti raffiche di vento su Sardegna, Sicilia, Puglia, le coste tirreniche e le Alpi.
Sono previsti venti tesi su tutto il Paese, e la neve cadrà abbondante tra Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli. Domenica il ciclone si sposterà verso il Medio Adriatico, portando precipitazioni nevose sugli Appennini e abbondanti piogge su Emilia Romagna, Marche e Basso Tirreno.
Nel dettaglio:
Giovedì 4: Al nord tempo stabile e soleggiato in montagna, al centro soleggiato e mite, al sud qualche piovasco sul Basso Tirreno, poco nuvoloso altrove.
Venerdì 5: Al nord forte maltempo con neve a quote collinari, al centro maltempo con piogge intense in Sardegna e sul versante tirrenico, al sud peggioramento in serata.
Sabato 6: Al nord forte maltempo con neve a quote collinari, al centro maltempo con piogge intense e venti forti in Sardegna, al sud maltempo con rinforzo del vento.
La tendenza mostra un persistente tempo instabile con piogge e nevicate a quote collinari e una diffusa e significativa diminuzione delle temperature.