La Corte dei Conti: cresce l'evasione del canone Rai

14 Aprile 2011   10:40  

La Corte dei Conti mette in guardia sulle "crescenti dimensioni dell'evasione" del canone Rai.

Nella relazione sul risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria della Rai per gli esercizi 2008 e 2009, i magistrati contabili sottolineano che "gli introiti da canone di abbonamento continuano a rappresentare la piu' cospicua fonte di finanziamento della Rai. E tale rilevanza, considerati i presumibili effetti della crisi economica sulla raccolta pubblicitaria, e' destinata ad accentuarsi".

In particolare, i dati del bilancio Rai 2009, secondo la Corte, "evidenziano che l'incidenza percentuale delle entrate da canone sul totale dei ricavi aziendali e' stata del 56,3%, contro il 31,4% della pubblicita' e il 12,3% degli altri ricavi".

Tale entrata, spiega la Corte, "voluta e quantificata dal legislatore e', peraltro, notevolmente compromessa dalle crescenti dimensioni dell'evasione, che si attesta, per il canone ordinario, intorno al 26,5% (stima a fine 2009), con un mancato introito per l'azienda di oltre 500 milioni di euro.

Il recupero dell'evasione, anche per gli abbonamenti speciali, che non si riesce peraltro a contrastare - osserva infine la magistratura contabile - potrebbe contribuire, in particolare, a riequilibrare la posizione economico-finanziaria della Rai".


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