La D'Annunzio e la bioeconomia

11 Febbraio 2010   14:49  

La firma di un protocollo d'intesa tra Regione, mondo delle imprese ed Univesita' per favorire modelli alternativi di sviluppo che puntino sull'innovazione attraverso una rete di sviluppo a cicli chiusi. Sistemi che riescono ad usare le risorse energetiche di continuo, cioe' senza interruzioni e senza rifiuti. E' una delle priorita' che, sulla scia di una ricerca bioeconomica condotta dal Dipartimento di Studi Aziendali dell'Universita' "d'Annunzio", si prefigge di concretizzare in tempi brevi il vice presidente della Regione ed assessore allo Sviluppo Economico, Alfredo Castiglione, intervenuto, questa mattina, a Pescara, ad una conferenza stampa di presentazione dei risultati dello studio. "Massimizzare l'efficienza delle risorse anche nel campo energetico e ambientale attraverso la creazione di un sistema di rete - ha spiegato Castiglione - consente di trasformare i costi industriali, agricoli e civili in ricavi da utilizzare per l'attrazione di ulteriori investimenti e creare, al tempo stesso, nuovi posti di lavoro. E' proprio questa, del resto, la filosofia dei poli di innovazione che, ad esempio, ad Ortona, nella zona marrucina, si stanno rivelando un fenomeno vincente". Secondo il vice presidente Castiglione, "il giusto equilibrio tra ricerca ed innovazione nel settore dei sistemi energetici ha gia' attivato diversi milioni di euro di investimento di capitali privati ed e' in questa direzione che va indirizzata la politica del Governo regionale. I poli di innovazione - ha concluso l'assessore - fanno leva sul coordinamento sinergico tra i diversi attori del processo innovativo ed attraverso lo sviluppo dei distretti o delle filiere, ci permettono il suiperamento della logica dei distretti industriali". (AGI)


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