Due membri della comunità yanomami nello stato Venezuelano Amazonas sono risultati positivi alla prova del virus H1N1 e si sospetta che quattro persone di questa etnia possono essere morti a causa di questa malattia, secondo quanto riportato dal Ministero della Salute venezuelano.
In totale, una donna incinta e tre lattanti sono morti nel mese di ottobre di una malattia che molto probabilmente può essere l’ influenza H1N1, “le cause delle morti sono tuttavia da confermare” ha dichiarato Miguel Hernadez, medico della direzione regionale della salute di Puerto Ayacucho, capitale dello stato Amazonas.
Uno staff di medici completamente attrezzati con mezzi mobili ed elicotteri ha fatto visita a piu di 100 comunità indigene per cercare di contenere la diffusione del virus.
L’ allarme sopra la possibile diffusione del virus della febbre suina in questa comunità nómade è stato lanciato da Survival International una organizzazione senza scopo di lucro che appoggia le comunità indigene di tutto il mondo.Secondo stime della organizzazione almeno 7 indigeni sono morti a causa del virus e altri 400 possono essere stati inffetati.
In questa regione situata al nord del Brasile vive la più grande comunità indígena del mondo, il suo isolamento la rende molto vulnerabile alle infezioni, causa dovuta al basso livello di resistenza immulogica. Con molta probabilità l’infezione si è diffusa il 12 di ottobre, in occasione della festa della “resistenza indígena”.
In questo giorno si sono riunite in una località della foresta amazzonica più di 1800 persone di varie etnie e subito dopo si sono verificati i primi casi di contagio.
Tutte le persone infettate dal virus sono trattate con i normali farmaci anti influenzali, la comunità Yanomami non è nuova alla diffusione delle infezioni, già in passato i “garinpeiros” (cercatori d’oro) contagiarono con altri virus questa comunità.
Gianfranco Di Giacomantonio
Maracay (Venezuela)
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