La Lunghezza del Pene è Collegata a Quella delle Gambe, Regolata dallo Stesso Gene

02 Ottobre 2015   11:12  

ROMA - A regolare lo sviluppo del pene sono gli stessi geni che controllano la formazione degli arti. La scoperta arriva dai risultati pubblicati sulla rivista Developmental Cell e basata sul confronto del patrimonio genetico di numerose specie, dai rettili ai mammiferi.
Coordinata dal gruppo di Douglas Menke, dell'università della Georgia, la ricerca indica che lo sviluppo del pene viene regolato da speciali 'amplificatorì genetici che si trovano nel Dna. Non è facile capire come e dove sia comparso per la prima volta pene nella storia dell'Evoluzione, ma di certo è accaduto in un antenato comune di mammiferi, uccelli e rettili vissuto centinaia di milioni di anni fa.

Studiarne l'evoluzione è molto difficile a causa della quasi totale mancanza di fossili dei genitali esterni; gli unici dati utili arrivano dal confronto del Dna di specie diverse, ma finora non hanno portato a grandi risultati. Le cose sono cambiate recentemente grazie alla scoperta di alcune sequenze di Dna apparentemente silenziose, ma importantissime perchè si comportano come 'amplificatorì genetici e sono presenti in tutti gli animali dotati di genitali esterni, ossia mammiferi, rettili e uccelli.

Finora si riteneva che questi geni amplificatori fossero responsabili esclusivamente dello sviluppo degli arti, ma la loro presenza anche nei serpenti aveva attirato l'attenzione dei ricercatori. «Il fatto che fossero ancora presenti nei serpenti - ha spiegato Menke - ci ha spinto a ripensare alla funzione di queste sequenze di Dna».

Analisi più approfondite e confronti genetici tra specie diverse hanno permesso di scoprire che la funzione dei geni amplificatori è molto più complessa di quanto si immaginasse. Si tratta infatti di pacchetti di informazione genetica 'amplificatori di protuberanzè e che prima di tutto controllano lo sviluppo del pene, insieme a quello degli arti.


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