La Marineria Abruzzese Torna in Mare con Limitazioni: Il Fermo Pesca è Finito
La marineria abruzzese riprende il mare, ma con restrizioni significative. Dopo un mese di fermo pesca, imposto dall'agosto scorso, i pescatori sono finalmente autorizzati a tornare in mare, ma le limitazioni imposte sono state accolte con delusione e preoccupazione.
Secondo il provvedimento, i pescatori possono lavorare solo tre giorni a settimana, dal lunedì al giovedì, anziché quattro, e possono ancorare solo oltre le sei miglia dalla costa, invece che nella zona nota come la fossa di Pomo, che è un'area di ripopolamento ittica.
Inoltre, si prevede che i prezzi del pesce subiranno un rialzo nei primi giorni, in quanto la domanda sarà elevata, ma il valore di questo aumento dovrà ancora essere stabilito. Nel corso del mese di fermo biologico, i prezzi erano già aumentati fino al 25%, il che ha creato tensioni nella comunità di pescatori.
Questa serie di restrizioni è stata oggetto di contestazioni da parte della categoria, che ha richiesto un maggiore supporto dalla Regione e dal governo. Alcuni membri del settore hanno persino proposto l'idea di un blocco settimanale anziché annuale per affrontare le preoccupazioni legate alla sostenibilità delle risorse ittiche.
La ripresa delle attività di pesca giunge in un momento critico per gli armatori e gli operatori del settore, che lamentano ulteriori sfide. Il costo elevato del carburante è diventato una sfida insormontabile, passando da 40 centesimi al litro dello scorso anno a un euro al litro. La situazione è ulteriormente complicata dal continuo rinvio dei lavori di dragaggio, che rende difficile la navigazione nei pressi dell'imboccatura del porto canale.
Inoltre, gli armatori lamentano il mancato arrivo dei fondi di ristoro del fermo tecnico, attesi da tre anni. A fronte di queste sfide, gli operatori del settore sperano che le autorità regionali e governative possano fornire soluzioni a lungo termine per affrontare le complessità del settore della pesca in Abruzzo.
