"Chiodi quando si tratta di spendere, come per gli ospedali, ricorda che lui e' il Commissario e che il Consiglio regionale non conta nulla, al punto che non ha neppure il diritto di sapere.
Quando, invece, si tratta di mettere le mani in tasca agli abruzzesi, si ricorda improvvisamente dell'esistenza del Consiglio regionale e pretende che ci metta la faccia, per salvare la sua". E' quanto dichiara Carlo Costantini, capogruppo IdV in Consiglio regionale, sul disegno di legge approvato dalla Giunta lo scorso 3 ottobre in attesa di passare in Consiglio che dispone l'aumento del 10% del bollo auto a partire dal primo gennaio 2012.
"Allo stesso modo - prosegue Costantini - usa la faccia inconsapevole di un noto ex pescarese, l'assessore al bilancio Carlo Masci, quando si tratta di diffondere notizie nefaste (come quella dell'aumento del 10% del bollo auto) ed usa la sua quando si riunisce il Cipe per i fondi Fas o accade - a sua insaputa e spesso anche suo malgrado - qualcosa di buono per l'Abruzzo.
Chiodi e' costante solo nell'attribuzione delle colpe. Sempre degli altri che c'erano prima; e cosi' sarebbe anche se dovesse governare da solo, con tutta la regione commissariata, per altri 20 anni. Ieri e' tornato indietro di quasi 8 anni, dando la colpa a chi ha governato l'Abruzzo dagli anni 2004 in poi".
"Tra poco - conclude Costantini - quando dovra' aumentare i tickets sulle prestazioni sanitarie, chiamera' in causa Crescenzi, Ricciuti o la Nenna D'Antonio".