La Regione: in Abruzzo i termovalorizzatori sono indispensabili

Costantini (Idv): ''Chiodi deforma la realtà''

04 Luglio 2011   14:14  

Per il presidente Gianni Chiodi i termovalorizzatori in Abruzzo sono necessari ed inevitabili.

Si attende lo studio del Cnr per minimizzare le controindicazioni. E' d'accordo anche l'assessore Di Dalmazio: ''Pensiamo comunque a piccoli impianti e tecnologie innovative''.

IL COMUNICATO STAMPA DELLA REGIONE

"La valorizzazione energetica e' una fase inevitabile del ciclo integrato dei rifiuti, sancita dalla norma europea e ormai collaudata a livello di paesi comunitari e di regioni italiane. Ma proprio perche' le tecnologie possono essere le piu' varie abbiamo chiesto la collaborazione ad un autorevole Istituto, cioe' il Cnr con l'obiettivo di ottenere la salvaguardia dell'ambiente e della salute umana nonche' risparmi per i cittadini".

Lo ha detto questa mattina il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, annunciando che la Regione Abruzzo si avvarra' del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) per la scelta della migliore tecnologia per il trattamento dei rifiuti. Chiodi e' stato "chiaro ed inequivocabile" sulla volonta' della Regione Abruzzo di sanzionare quegli enti, Comuni o Consorzi, che "portando la responsabilita' o la irresponsabilita' di non aver preso decisioni, riverberano sui cittadini i costi della loro inerzia. In Abruzzo - ha rivendicato Chiodi - non sta accadendo quello che vediamo accadere in altre regioni ma proprio per questo deve valere l'indicazione forte di un Abruzzo che non vuole trovarsi nelle loro condizioni.

Pertanto, accanto ad una attivita' pianificatoria del ciclo dei rifiuti, che contempla la raccolta differenziata, la minor produzione di rifiuti e la valorizzazione energetica, stiamo studiando la possibilita' di intervenire con poteri di surroga nei confronti degli enti inadempienti".

Per il presidente Chiodi non e' da sottacere il fatto "grave che in questi giorni stiamo ripristinando le risorse che sono tornate indietro perche' non spese dai comuni o dai consorzi per costruire gli impianti necessari.

Noi - ha aggiunto Chiodi non vogliano essere come la Bulgaria, dove si conferisce ancora in discarica il 100 per cento dei rifiuti ma come la Svezia dove per il 50 per cento si pratica la raccolta differenziata e per il 50 per cento la valorizzazione energetica".

Il Cnr, e' stato spiegato stamani, attivera' un confronto con la cittadinanza abruzzese chiamata a partecipare ai seminari che si svolgeranno a settembre nei quattro capoluoghi di provincia nei giorni 9 all'Aquila, 16 a Pescara, 23 a Teramo e 30 a Chieti, a partire dalle ore 16.

"Sul trattamento dei rifiuti - ha spiegato il coordinatore del progetto Cnr-Abruzzo, Mauro Chilante - c'e' ignoranza sui contenuti della legge che ruota intorno ad un principio: chi inquina paga e le attivita' antropiche sono fortemente inquinanti. In questi cicli seminariali - ha aggiunto Chilante - affronteremo il tema normativo, ovvero come l'assenza di governance si traduce in costi per il cittadino, la conoscenza dei prodotti che derivano dal trattamento e gli strumenti tecnologici per ridurre il loro potere impattante e, infine, come agisce la tecnologia sull'ambiente e sulla salute dei cittadini".

LA REPLICA DI CARLO CONSTANTINI IDV: ''CHIODI DEFORMA LA REALTA'''

Chiodi, prima di dire agli abruzzesi che la valorizzazione energetica dei rifiuti
è una fase inevitabile del ciclo, dovrebbe anche dire loro che prima di poter
procedere alla combustione dei rifiuti, L'Europa esige dagli Stati e dalle Regioni
il rispetto di una precisa gerarchia degli interventi, che colloca prima "la
prevenzione", poi " la preparazione per il riutilizzo", poi ancora il "riciclaggio"
e sono alla fine di questo processo, per la parte di rifiuto non riciclabile, il
"recupero di altro tipo" ed al suo interno, anche il "recupero energetico"
(Direttiva 2008/98/CE).

Se però nell'indifferenza di tutti si consente a Chiodi di dire agli abruzzesi
esclusivamente che, siccome gli inceneritori sono previsti dalle Direttive Europee,
gli inceneritori si faranno, di fatto si continua a consentirgli di deformare la
verità a suo uso e consumo, come purtroppo da qualche tempo a questa parte si
verifica con preoccupante frequenza.

In fondo a Chiodi non occorrono conferenze stampa per comunicare quello che pensa: quello che pensa sugli inceneritori è scolpito nelle intercettazioni di Venturoni, relative alle inchieste sui rifiuti in Abruzzo; o in molti atti amministrativi del
Comune di Teramo, soprattutto quelli relativi al rapporto con la TEAM.

Basta andarseli a rileggere; il resto sono solo chiacchiere e propaganda.
Ma poiché l'emergenza si avvicina e l'Italia dei Valori vuole assumersi, come
sempre, le proprie responsabilità, rivolgiamo a Chiodi l'invito a venire al più
presto in Consiglio Regionale (sui rifiuti non è ancora Commissario!), per
esaminare insieme quello che ha ricevuto in eredità e quello che ha fatto di
concreto in questi 32 mesi di governo e per individuare, sempre insieme, tutti i
rimedi possibili.

Partendo, però, dai rimedi migliori per la salute e l'ambiente (prevenzione,
preparazione per il riutilizzo e riciclaggio) e non da quelli peggiori
(incenerimento), come vorrebbe fare.''


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