La Regione taglia i fondi per anziani e disabili, lo sconcerto di Comune e operatori

Bendotti, Lanciano: ''Chi siede sulle poltrone rifletta...''

06 Settembre 2012   12:52  

Grido d'allarme oggi a L'Aquila da parte di Comune e associazioni a seguito dei tagli della Regione Abruzzo di oltre 100mila euro dal fondo per la non autosufficienza.

Una beffa, una presa in giro, attacca la Pezzopane: la Regione ci ha chiesto di presentare il piano locale per la non autosufficienza per quantificare e usare nel modo migliore i fondi del cofinanziamento.

Tutto è stato fatto, ma alla fine della giostra burocratica la Giunta ha comunicato, che i soldi non ci sono. Con buona pace di un centinaio di anziani e disabili che rischiano di non avere più nessuna forma di assistenza, di tanti giovani operatori che andranno ad ingrossare i gironi della disoccupazione.  

Situazione non diversa in tutte le altre province e città abruzzesi. A seguire la durisima nota dell'assessore alle Politiche Sociali di Lanciano Dora Bendotti

''Alla luce di quanto in questi mesi è accaduto è doverosa una riflessione...una riflessione che forse deve essere fatta a 360 gradi da tutti coloro che siedono su poltrone sia a livello locale che nazionale.

Per quanto riguarda il nostro territorio, mi sconcerta l’assenteismo e “l’indifferenza” dimostrata dalla Regione Abruzzo su questo argomento, nascosta per qualche tempo dietro una proposta di legge e un solo anticipo del 50% della somma totale.

Non erano previsti obbligatoriamente cofinanziamenti da parte dei Comuni, io personalmente, ho voluto investire più del 20% della somma totale per integrare i servizi e migliorarne la qualità, non pensavo minimamente che questi soldi sarebbero invece serviti per “tamponare” mancanze o meglio “obblighi “ da parte della Regione.

La crisi spinge molti a dire che il welfare che conosciamo è insostenibile. E senz’altro, in questa visione, il mondo della non autosufficienza sembra aggiungere difficoltà. Risorse limitate sembrano condannare in partenza come “buoniste” e “velleitarie” politiche e strategie diverse. Impossibile due volte, quasi un lusso inaccettabile,aggiungere.. Non la penso così.

Credo fermamente che vada cambiata prospettiva, va fatto un salto culturale. Quello che sembra impossibile e velleitario è invece l’unica cosa da fare, a partire dalla crisi.

Bisogna investire e credere nelle Politiche Sociali, perché sono quelle che oggi più che mai rispecchiano LA COSCIENZA DELLA SOCIETA’ CIVILE , tutti devono rendersi conto che la lotta alla sofferenza è un IMPERATIVO MORALE. Le risorse sono poche e nei prossimi anni saranno sempre meno.

Sarebbe fondamentale per chi governa una Regione ricordarselo e fare piani più realistici e concreti e no tagliare di netto solo per far quadrare i conti . Migliorare la vita degli anziani o dei disabili significa migliorare la vita di tutti perchè corrisponde ad aiutare non solo chi soffre ma migliorare la qualità di vita di tutti i cittadini e delle famiglie che quotidianamente con amore e devozione si sacrificano per i propri cari.

La logica preventiva, integrata e non estemporanea con la quale va pensato il sistema dell’offerta dei servizi, dovrebbe divenire un punto nodale nell’ottica dell’appropriato utilizzo delle risorse sociali (anche nell’ottica dei costi di bilancio). Per questo motivo la mia è una denuncia contro chi non ha orecchie per udire , contro chi fa passare per “favore” quello che è “dovere….

Il dovere oggi dell’Amministrazione Regionale è quello di erogare ai Comuni le risorse necessarie per assistere i bisognosi, né più né meno di quello che con delibera di G. R. n. 906 del 23.11. 2010 si era stabilito . La sofferenza e la malattia hanno dignità, e la tutela di quest’ultima è la base del mio essere e quindi della mia politica. L’amministrazione Pupillo ritiene principio fondamentale la tutela del più debole, il dar voce a chi non ne ha e per questo, continuerà a battersi e difendere ciò che è un DIRITTO ''


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