''La Via dovrà esaminare decine di progetti devastanti in soli due giorni''

L'allarme del Wwf

05 Marzo 2013   15:53  

Il 12 e 14 marzo il Comitato V.I.A  dovrà esaminare bel 46 progetti tra cui lo stoccaggio di gas nel sottosuolo nel chietino, decine di cave, impianti di trattamento rifiuti a Rosciano e altri comuni, due piani di lottizzazione con migliaia di mc di cemento in pieno Parco del Sirente-Velino. A seguire l'alalrme lancioato dal Wwf: 

Quarantasei progetti da liquidare in due giorni di lavoro: come se nulla fosse il Comitato V.I.A. viene riconvocato per discutere in pochi minuti interventi estremamente delicati per il futuro della regione.

Tra questi segnaliamo lo stoccaggio di gas a pressione in profondità proposto dalla Gas Plus Storage nei comuni di S. Martino sulla Marrucina, Casacanditella, Fara Filiorum Petri, Filetto e Vacri, un'area di 1000 ettari a massimo rischio sismico. (vedi immagine)

Ricordiamo che un progetto simile a Rivara (più grande per quanto riguarda la capacità di stoccaggio ma in un'area a rischio sismico molto minore), ha visto la fortissima opposizione della Regione Emilia Romagna.

Dopo il terremoto che interessò quelle aree il Ministro Clini, dopo aver inizialmente approvato il progetto, fece immediatamente marcia indietro grazie alle fortissime pressioni proprio da parte della Regione Emilia Romagna.

Anche il progetto previsto a S. Martino sulla Marrucina e dintorni è di tale rilevanza che segue la Valutazione di Impatto Ambientale nazionale e ora il comitato V.I.A. abruzzese deve esprimere le proprie considerazioni sul progetto.

Ci chiediamo se la politica regionale conosca questa iniziativa e se è possibile che il Comitato VIA lo tratti in mezzo a decine di altri progetti.

Oltre a questo delicatissimo intervento, saranno in discussione decine di cave (tra queste quella prevista a S. Benedetto in Perillis), un nuovo esame dell'impianto di trattamento di rifiuti pericolosi a Rosciano (già bocciato precedentemente), addirittura ben due piani di lottizzazione per edificare migliaia di metri cubi di costruzioni nel Parco naturale Regionale “Sirente-Velino”, alla faccia del recupero dei centri storici dei paesini caratteristici di quel territorio.

Il confronto con quanto accaduto in Emilia Romagna è impietoso.

I comitati VIA di altri paesi e di altre regioni impiegano una seduta anche per un unico progetto mentre in Abruzzo, nonostante le nostre ripetute segnalazioni e gli evidenti problemi di questi anni - basti pensare all'approvazione da parte del Comitato del Centro Oli e del porto di Francavilla al Mare – si continua imperterriti con queste modalità di valutazione dei progetti che meriterebbero ben altro approfondimento.

Il territorio abruzzese è costellato da migliaia di cave, siti da bonificare, ecomostri; i nostri fiumi per il 65% non rispettano gli standard europei; la qualità dell'aria è pessima nella zona a massima concentrazione di popolazione.

E' evidente a tutti che non si può continuare come se nulla fosse e il Comitato VIA, punto nevralgico nella politica ambientale della Regione, deve cambiare radicalmente modo di operare.

Altrimenti non ci si può più lamentare per come sono ridotte vaste aree della nostra regione”.


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