"La banda dei Babbi Natale", riecco Aldo, Giovanni e Giacomo

Ormai ci siamo: l'attacco al botteghino sta per avere inizio e tra i protagonisti delle prossime festività in celluloide c'è sicuramente il trio composto da Aldo, Giovanni e Giacomo. Il loro ultimo lavoro, "La banda dei Babbi Natale" è pronto ad invadere 600 (forse 650) sale italiane. I comici sono pronti a riscattare i deludenti risultati ottenuti nel 2008 con "Il cosmo sul comò" grazie a questa spassosa (pare) commedia costruita su un perfetto equilibrio tra gag, equivoci e citazioni.

Il trio delle meraviglie si avvarrà anche di una squadra di ottimi comprimari come: Angela Finocchiaro, nei panni di un'ispettrice di polizia bravissima nel risolvere casi assurdi e un pò meno nel conciliare casa e lavoro; Giorgio Colangeli, uno svizzero dal cuore caldo appassionato di armi da caccia; Lucia Ocone, moglie ingenuotta di Giovanni; Massimo Popolizio, un rigattiere con l'hobby dell'usura e Cochi Ponzoni, vicino di casa di Giacomo. Ma la vera sorpresa di questo film, è sicuramente la presenza di Mara Maionchi, nel ruolo della terribile cognata del povero Giacomo.

Una pellicola natalizia, si, ma senza le volgarità tipiche del cinepanettone: "Abbiamo voluto fare una cosa di qualità, non c’è la risata grassa,a noi certe scene fanno ridere, ma non sappiamo come potrà reagire il pubblico. Perché non mettiamo donne nude nei nostri film come fanno gli altri per far ridere? Con noi non si spogliano, non c’è verso.". Dunque, il trio ha scelto la strada difficile, come confermato dal regista Paolo Miniero: "Loro non si preoccupano di piacere, mentre le scelte dei film di Natale sono in genere fatte pensando a quello che si suppone piaccia al pubblico.".

Ancora non ho visto "La banda dei Babbi Natale", quindi non posso esprimermi sulla qualità del prodotto. Una cosa, però, è certa: nel mare di film che arriveranno in sala dal 17 dicembre, quello di Aldo, Giovanni e Giacomo insieme al cartoon "Megamind" e al terzo capitolo de "Le cronache di Narnia" è senz'altro tra i più interessanti.

Francesco Balzano