La funivia del Gran Sasso e la scia delle polemiche

Un'assolata domenica sugli impianti da sci di campo imperatore, con la funivia finalmente funzionante, dopo i ripetuti guasti che hanno fatto slittare la sua messa in funzione, con grandi danni per gli operatori e non poco imbarazzo per le istituzioni cittadine. Non si placano però le polemiche.
Il sindaco Massimo Cialente ha  avanzato il sospetto di un boicottaggio. "Mi sembra assurdo che questo episodio si sia verificato proprio il giorno dell'inaugurazione. Pensare che, il giorno prima, sono spariti misteriosamente un paio di bulloni di grandi dimensioni''

In effetti i due giunti del motore principale della funivia, proprio nel giorno del collaudo che concludeva un calvario durato un anno sono spariti e uno dei due è stato ritrovato dentro un panno in un secchio dell'immondizia, mentre dell'altro non c'è nessuna traccia.

Poi il guasto di ieri: un problema di natura elettrica su una delle due vetture. Il direttore tecnico Marco Cordeschi ha spiegato che si è trattato di una infiltrazione di acqua in una centralina elettrica. Per tale ragione si è disposta la sospensione delle corse di due ore per poter asciugare la centralina.
Il sospetto è che sia il primo che secondo guasto possano avere un origine dolosa. Non è solo il sospetto del sindaco, ma anche del direttore degli impianti Marco Cordeschi ''Non c'è ombra di dubbio che in quest'ultimo caso si è trattato di uno sfregio, per questo abbiamo chiamato i carabinieri perché due episodi l'uno a poca distanza dall'altro ci sono sembrati troppi''.

Ma i carabinieri confermano che non ci sono indagini su ipotesi di sabotaggio della funivia. Afferma infatti il tenente Federica De Leonardis: Non ci sono indagini, perché non c'è reato. I carabinieri del posto fisso sulle piste della stazione di Assergi - ha concluso - hanno effettuato qualche verifica, ma si trattava solo di un guasto meccanico''.

Il centrodestra attacca con Enzo Lombardi di Forza Italia: "I soldi per la revisione dell'impianto sono stati stanziati già a settembre 2009, ben 3,2 milioni di euro. In ogni caso, l'amministrazione ha fatto gli appalti in ritardo"