La marineria alla volta di Bruxelles

Prosegue lo sciopero per il caro gasolio

03 Giugno 2008   08:48  

Mentre piazza Salotto veniva invasa dalle forze armate per la festa della Repubblica, la rabbia dei pescatori, “ma noi siamo rispettosi delle istituzioni”, sottolineava ieri un pescatore, “e abbiamo evitato di portare lì i nostri striscioni di protesta”.

Anche nel capoluogo adriatico, come tutte le altre marinerie dei paesi europei, dalla Spagna alla Gran Bretagna, infuria la protesta dei pescatori contro il caro gasolio.

“Federazioni, ridateci 20 milioni di euro”, “caro gasolio, marineria ko”, “Del Turco, vieni fuori”, “siamo a fondo e ciao mare”, “sindaco dove sei?”, “Cittadini, pesce fresco non c’è”, “il mare la risorsa sta morendo”, “in mare non si va il pesce non ci sta”, “gasolio alle stelle pescatori al fallimento”, “ricordate che abbiamo famiglia e mutui da pagare”, “vogliamo lavorare, non morire di fame”, sono moltissimi i lenzuoli che campeggiano al porto riempiti di slogan scritti con le bombolette.

E stamattina nuova clamorosa manifestazione in città prima della partenza in pullman per Bruxelles, dove le marinerie di tutta Europa si ritroveranno domani per chiedere agli stati mebri dell’Unione l’abbassamento del prezzo del gasolio.

Un’intesa pacifica, dopo qualche momento di tensione, è stata raggiunta anche con le tonnare. Lo sciopero avrebbe infatti influito sulle quote del pescato, necessarie per accedere di anno in anno alle licenze per la pesca del tonno.

Ieri mattina, lungo il molo nord, di fronte al mercato ittico, la marineria di Pescara si è radunata assieme ad altri rappresentanti abruzzesi giunti da Ortona, Vasto, Giulianova, Martinsicuro. A Bruxelles gli abruzzesi non saranno soli, con loro i colleghi di Francia, Spagna, Portogallo, Inghilterra, Irlanda del Nord, Belgio.

“Non vogliamo elemosine, non vogliamo contributi a pioggia come quelli che i francesi hanno già respinto dal loro governo” gridano a gran voce i pescatori.

La richiesta è che il prezzo del gasolio, oggi a 82 centesimi al litro, venga portato a 40 centesimi.Si registrano, nel frattempo, le prime reazioni politiche. “Formalizzerò la richiesta di un consiglio straordinario urgente in cui affrontare le emergenze che toccano il settore” ha detto ieri il capogruppo del Pd, Moreno di Pietrantonio.“Il Comune di Pescara farà la sua parte per la marineria” ha assicurato l’assessore al mare, Antonio Blasioli “come amministrazione non perderemo occasione per sensibilizzare le autorità competenti, sia su un problema di valenza europea. come il caro-gasolio, che sugli altri problemi che affliggono questo settore”.


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