La nuova testimonial Tim attacca Berlusconi e alla Mussolini viene nostalgia di Belen

Quella novellina di Bianca Balti, nuova testimonial Tim, deve ancora capire che in Italia è meglio non parlare di politica, perchè si rischia di alzare un inutile polverone e sporcare, così, la propria immagine. Il 16 marzo scorso la top-model italiana ha rilasciato un'intervista a 'Vanity Fair' nella quale ha affermato: "Tutti ci prendono in giro per Berlusconi".

Non potete immaginare quanto furore abbiano scatenato nel pettinatissimo Klaus Davi queste poche parole, il quale ha preso la prima Alessandra Mussolini che passava per strada e le ha posto domande scottanti sull'argmento. L'inquieta signora attacca prima in maniera quasi soft per i suoi standard: "Una persona che parla così è poco intelligente perché si espone politicamente". Successivamente, ha cercato di argomentare la tesi: "Il presidente Berlusconi rappresenta proprio l'italiano medio e quando all'estero dicono che noi siamo solari, le battute, simpatici, lei non sa che descrivono esattamente il presidente del consiglio.".

Ma Davi non può accontentarsi di tanta diplomazia e così cerca di calcare la mano, riportando anche cose non proprio vere. Quando, infatti, chiede all'onorevole Mussolini "Perché artisti radical chic sputano nel piatto dove mangiano, cioè l'italianità", altera notevolmente la realtà perchè la Balti in quella stessa intervista aveva affermato di sentirsi "profondamente italiana, e fiera di esserlo", criticando addirittura le nostre scelte eccessivamente esterofile: "Preferiamo far lavorare le straniere, nella moda e in Tv.".

Poco importa, perchè, a questo punto, l'Alessandra furiosa è pronta a sferrare l'attacco finale e tremendo alla Balti definendola "Un manichino". Non solo, perchè la parlamentare si spinge ancora oltre: "Mi verrebbe da dire come battuta 'Ridateci Belen' Belen tutta la vita.", e ne chiede addirittura il licenziamento immediato tanto, sostiene, non se ne accorgerebbe nessuno.

Davanti alla gravità di certe affermazioni, del resto, è normale reagire a questo modo.

Francesco Balzano