La protesta che non paga

Si rischia di far passare per ingrati gli aquilani

19 Luglio 2010   12:27  

Sono passati più di dieci giorni dal 7 luglio, data della "marcia" aquilana su Roma: è possibile abbozzare qualche ragionamento a posteriori, da diverse angolazioni ( ci si consenta)

Una protesta, specie quando è "dura", dovrebbe sortire effetti "immediati", come nella logica sindacale: invece nulla è stato concesso dal governo a seguito della manifestazione, se non il passaggio da 60 a 120 rate per rimborsare le tasse.

Un provvedimento per altro annunciato da tempo, e noto agli stessi organizzatori della manifestazione. Dunque, a ben guardare, nessun risultato portato a casa.

Ma la beffa maggiore, a mio avviso, è un grave danno d'immagine a noi aquilani: dalla "mitica fierezza" aquilana post 6 aprile (quanto mai enfatizzata), stiamo passando ora per "ingrati" allo Stato.

Nessuno può dimenticare quello che è stato fatto per L'Aquila; in Italia lo sanno bene, e non ci si capacità di certi atteggiamenti che pure una parte consistente degli aquilani , anche se non maggioritaria, porta avanti.

Provate del resto a parlarne con chiunque non sia aquilano: se però vi rispondono di non capire le "ragioni" della protesta, poi non date la colpa alle tv "minzoliniane"; la gente non è stupida e capisce, più di quello che gli "intellettuali" possano pensare.

I comitati poi, diciamocelo chiaro, sono un apparato ormai ideologizzato: non c'è nulla di "spontaneo", non c'è nulla di "civico", non c'è nulla di "tecnico"; c'è solo voglia di buttarla in casciara, "senza se e senza ma", sfondando "zone rosse" ed avversando "gli sbirri servi dei servi", emulando i cugini maggiori anti-G8 (siamo ormai alla farsa di vichiana memoria).

C'è da scommettere che si ripeteranno altre marce, un pò come è successo con le carriole: e così un' azione comunque originale e di impatto, rischia di snaturarsi e di perdere forza.

Il sindaco Cialente assume atteggiamenti da Dr.Jekill/Mister Hyde: un giorno è Vicecommissario alla rocostruzione, detta provvedimenti e gestisce i soldi della ricostruzione ( tanti, altro che !), un altro lo vediamo con le mani alzate davanti agli scudi della Polizia, modello centro sociale in lotta.

Insulti a raffica vengono sparati contro la Protezione Civile, che è invece la struttura emergenziale più efficiente al mondo in questo momento, vanto del sistema Italia. Ma tant'è.

Tuttavia sono persuaso che esiste una "maggioranza aquilana" non chiassosa, meno visibile, non ideologizzata, non organizzata, e che non ci sta a passare per "ingrata" e "rivoltosa", ma che ogni giorno, senza clamore, di fatto sta ricomponendo a fatica il tessuto sociale della città: andando a lavorare, aggiustando a casa, mandando i figli a scuola; ben cosciente che molto è stato fatto per noi, e che tanto altro ci verrà dato.

E che non si riconosce nella docu-farsa guzzantiana di Draquila ( anzi, neanche lo ha visto al cinema)

 

Vincenzo Calvisi

vincenzo.calvisi@libero.it

 

 


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore