La protesta dei camionisti

11 Dicembre 2007   14:01  
Anche gli autotrasportatori abruzzesi spengono i motori e incrociano le braccia, per protestare nei confronti del Governo responsabile, a detta loro, di non affrontare i gravi problemi che affliggono la categoria. Oggi nel capoluogo presidi nel nucleo industriale di Bazzano e all´uscita aquila ovest dell´autostrada A24. Presidi e non blocchi, va sottolineato, e che dunque non hanno causato disagi agli automobilisti, ma che rischiano di mettere in ginocchio il commercio e l´industria provinciale, a cominciare dall´approvvigionamento di carburante. La mobilitazione, è stato annunciato, andrà avanti fino venerdi 14 dicembre, ma molto dipenderà dagli esiti dell´incontro in corso a Palazzo Chigi tra governo e sindacati di settore. Gli autotrasportatori, che fanno riferimento alla Confartigianato Trasporti ed altre associazioni di categoria, chiedono in primo luogo misure concrete per calmierare il prezzo del gasolio, ed anche quello delle autostrade, divenute insostenibili e per rivedere gli studi di settore che non garantiscono un equa ripartizione della pressione fiscale , già altissima. Le ditte committenti, aggiungono, giocano al massimo ribasso, perchè non contrattualizzano le prestazioni, non riconoscono un costo minimo a chilometro, in seguito alla liberalizzazione del 2002. I committenti, aggiungono gli autotrasportatori, sempre più spesso si rivolgono a ditte abusive, il 20% di quelle in esercizio, che fanno concorrenza sleale, e che spesso non rispettano nemmeno i limiti di velocità e le pause obbligatorie, con grave rischio anche per gli altri automobilisti. Filippo Tronca

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