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È un mestiere ormai in via di estinzione, e la sua sopravvivenza la si deve ai numerosi immigrati, soprattutto macedoni, che negli ultimi anni hanno ripopolato le nostre montagne, andando a rimpiazzare i nostri vecchi pastori in progressiva scomparsa.
È l'allevamento e la pastorizia, di cui la nostra terra era un tempo ricca, di cui oggi si riempiono solo testi dell'economia di una volta. E così le amministrazioni locali ed i privati costituiti spesso in cooperative, magari stimolati dai finanziamenti stanziati per il settore, stanno cercando negli utlimi anni di recuperare vecchi mestieri delle nostre parti.
A Carpineto della Nora, comune di 710 abitanti in Provincia di Pescara, ogni anno gli allevatori svolgono la loro transumanza, dalla pianura fin sulla Vallata del Voltigno a 1400 metri sul livello del mare.
L'idea di creare una rassegna dedicata ai bovini venne undici anni fa dall'allora presidente dell'Arssa Davide Di Persio proprio per tentare di fronteggiare la progressiva scomparsa del mestiere dell'allevatore, che, ci racconta il sindaco, vede una lenta estinsione.
La manifestazione, che ha coinvolto circa trenta allevatori, provenienti da Carpineto, Villa Celiera e Civitella Casanova, si è svolta nel cuore della comunità montana Vestina, nel ricovero comunale di Carpineto, ed ha visto, di buon mattino, la selezione dei capi di razza bovina, è proseguita con la rievocazione dei mestieri della tradizione con una fienazione ed una prova di caseificazione del latte.
(MS)