La rete 3e32 assedia l'Emiciclo. L'Ara contro le C.A.S.E.

30 Luglio 2009   13:44  

Trasparenza, partecipazione e condivisione delle scelte, proposte per la ricostruzione e riconversione della città dell'Aquila.
Sono tornati a chiederle i comitati cittadini della rete 3e32, nata all'indomani del sisma del 6 aprile, stamani fuori l'Emiciclo.
Preoccupazione più grande quella legata all'esigenza abitativa. A settembre entreranno nei moduli abitativi del progetto C.a.s.e. solo 4mila persone. Si poteva e si può ancora pensare a soluzioni alternative, dichiara Mattia Lolli della rete 3e32.
Requisire le case sfitte e invendute, pianificare una alternativa che possa sopperire alla fallimentare scelta strategica del progetto C.a.s.e., libertà di riunione e condivisione di temi nelle tendopoli: queste alcune delle altre richieste dei comitati.
Non si sottrae al confronto il presidente della Regione Gianni Chiodi, che prima del suo ingresso in Consiglio regionale non si esime dal rispondere alle richieste e alle critiche dei comitati.

(MS)

IL COMITATO ARA CONTRO IL PIANO C.A.S.E.

L'Associazione per la ricostruzione dell'Abruzzo (Ara) e' "insoddisfatta sia per il comportamento della Protezione civile che delle istituzioni locali per la carenza di determinazione e anche un po' di ambiguita'" nella fase dell'emergenza post-sisma. Lo ha dichiarato questa mattina, durante la trasmissione "Radio anch'io", Piero De Santis, spiegando che non si e' dato seguito a cio' che pensano i cittadini. "In questa ricostruzione - ha commentato - c'e' di miracoloso che i cittadini rimarranno nelle tende per sei mesi, e questo non e' mai avvenuto. A settembre - ha aggiunto - poche migliaia di cittadini lasceranno le tende e entreranno nelle prime case. Il Piano Case e' un fallimento - ha commentato - le scelte sono state fatte senza partecipazione e ora c'e' un rimpallo di responsabilita' tra le amministrazioni locali e la Protezione civile ma a questo teatrino non vogliamo assistere. Noi avremmo requisito le case disponibili immediatamente e realizzato interventi rimovibili. Mi sembra che questa scelta stia emergendo in questa seconda fase. Avremmo preferito, cioe', che per ogni frazione si facessero dei moduli map come hanno fatto negi altri comuni dei crateri.


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