La storia di Adelina, albanese, comincia nel 1996. Sequestrata e trasformata in una schiava, in una prostituta su una delle tante strade italiane, ha cominciato a subire violenze fisiche e psicologiche di ogni genere. Torture, sequestri e vendite. Adelina è passata di padrone in padrone sopportando sulla propria pelle il fenomeno del racket albanese della prostituzione. Ha trovato però, a differenze di altre donne, il coraggio e l´occasione di ribellarsi, facendo arrestare a Varese tutti i componenti della banda e facendo così liberare altre dieci donne. Ora Adelina lotta per liberare tutte le altre Adeline del mondo
E´ una storia emblematica quella di Adelina ridotta in schiavitù nell´ Italia del ventunesimo secolo. La presentazione del suo libro e´ stata l´occasione da parte di Verdi e Associazione Gaya CsF, per sollevare il problema dello sfruttamento della prostituzione anche in Abruzzo al fine di imporlo al più presto all´agenda politica del governo regionale.
In Abruzzo, questa una delle proposte avanzate, servono strutture di sostegno ed inclusione sociale per le donne vittime della prostituzione, in gran parte straniere e spesso minorenni. Occorrono poi pene molto più severe per gli aguzzini, affiliati di solito a bande collegate alla criminalità organizzata.
Non da ultimo sarebbe bene attivare una campagna di sensibilizzazione volta a far crescere la consapevolezza della reale natura del racket della prostituzione. Perchè i clienti delle prostitute non si chiedono quasi mai chi sia veramente quella donna che stanno comprando sul viale.
Nel servizio intervista ad Adelina e Walter Caporale, presidente regionale dei Verdi
Filippo Tronca