La strage continua: una donna uccisa ogni due giorni e mezzo, 65 da inzio 2013 alla fine di giugno

03 Luglio 2013   14:17  

Una donna uccisa ogni due giorni e mezzo, 65 dall'inizio dell'anno alla fine di giugno.


E' il dato più estremo della violenza sulle donne nel nostro Paese, tema del quale si e' discusso questa mattina a palazzo Chigi, nel corso di una conferenza stampa promossa dall'Organizzazione nazionale sulla salute della donna (O.N.Da) che e' stata anche l'occasione per discutere degli ultimi dati dell'Organizzazione mondiale della sanita' e dell'Istat.

La violenza domestica, e' emerso ancora nel corso dell'incontro, e' la seconda causa di morte per le donne in gravidanza. Ed e' proprio durante la gravidanza che ha inizio il 30% delle violenze, esponendo le donne al doppio del rischio di perdere il bambino che portano in grembo e al 16% in piu' di probabilita' di mettere al mondo figli sotto peso. 

Secondo l'Oms, a livello mondiale, il 35% delle donne e' vittima di violenze e abusi da parte di estranei mentre il 38% lo e' da parte del proprio partner. Il 33,9% delle donne che ha subito violenza per mano del proprio compagno e il 24% di quante l'hanno subita da un conoscente o da un estraneo non ne parla. Le principali conseguenze delle violenze si ripercuotono sulla salute mentale e sessuale e sulle capacita' riproduttive.


E' emerso che nel nostro Paese sarebbero oltre sei milioni e 700mila le donne italiane, tra i 16 e i 70 anni, che hanno subito abusi fisici o sessuali e circa un milione avrebbe subito stupri o tentati stupri. 

Il 42% delle donne che ha subito violenze ha riportato lesioni e le vittime di abusi hanno il doppio delle probabilita' di soffrire di depressione oltre che di sviluppare problemi con l'alcol. Inoltre, queste donne hanno l'1,5% di probabilita' in piu' di contrarre infezioni e malattie sessualmente trasmissibili e in alcune regioni, come l'Africa Subsahariana, hanno la stessa percentuale di probabilita' di contrarre l'Hiv.


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