La vera emergenza della sanità abruzzese: le liste di attesa

04 Luglio 2011   10:26  

La politica discute e litiga su come ridurre il debito della sanità abruzzese. La cronaca restituisce quotidianamente gli effetti collaterali dei tagli e del progressivo smantellamento della rete ospedaliera pubblica, a tutto vantaggio di quella privata.

Uno su tutti l'allungamento delle liste di attesa. Ultimo caso emblematico, raccontato oggi dal quotidiano Il Centro, quello che vede come protagonista un pensionato di Penna Sant'Andrea, tra l'altro con casa inagibile a causa del terremoto.
Per fare l'ecodoppler all'ospedale di Atri alle gambe dovrà aspettare ben 549 giorni, il 19 settembre del 2012. Un attesa biblica potenzialmente pericolosa per un anziano malato di diabete.

E quello delle liste d'attesa in Abruzzo è un'emergenza che merita un'intervento deciso al pari di quello messo in campo contro l'emergenza dei conti fuori controllo.

All'ospedale di Giulianova occorrono 179 giorni per una mammografia bilaterale e 112 per un test cardiovascolare da sforzo con pedana.

Alla Asl di Pescara i tempi si allungano sem0pre di più: se si prenota oggi si potrà effettuare una risonanza magnetica nel 2012, un ecodoppler non prima dell'autunno, un'ecografia della mammella a settembre.

Al Renzetti di Lanciano per una visita urgente, si fa per dire con elettromiografia si deve aspettare sette mesi, per una mammografia minimo il gennaio 2012, per l'ecolordoppler un mese in più. Tempi raddoppiati rispetto all'anno scorso, nonostante gli straordinari del personale.


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