La vita nelle tende al limite della sussistenza

12 Maggio 2009   10:31  

"L’emergenza da affrontare con il governo e il con il commissario Bertolaso nelle prossime ore è quella delle tendopoli". È quanto scrive la presidente della Provincia Stefania Pezzopane.

"Il freddo, la pioggia, il fango delle scorse settimane hanno lasciato il posto ad altri disagi. Ora si dovranno fare i conti con il caldo, l’aria irrespirabile, le malattie. La situazione igienico-sanitaria nelle 170 tendopoli è al limite della sussistenza.

Quanto potranno reggere una simile situazione gli oltre 30mila aquilani che vivono in tenda? - si domanda la Pezzopane -. L’ipotesi di trascorrere un’estate intera in queste condizioni non è certo percorribile.

Le priorità sono due. Migliorare subito le loro condizioni di vita. Docce calde, più servizi sanitari, condizionatori d’aria o altri dispositivi per rinfrescare le tende, assistenza medica e psicologica diventano una necessità, per alleggerire i disagi e le sofferenze di una vita precaria.

Inoltre è altrettanto urgente e necessario trovare una sistemazione abitativa intermedia, che consenta di abbandonare le tendopoli prima dell’autunno, quando, secondo le promesse del governo, dovrebbero essere pronte le strutture antisismiche di cui tanto si parla.

Per tamponare l’emergenza, si potrebbe prendere in considerazione la sistemazione negli alberghi delle zone interne, non colpite dal sisma. Molti albergatori hanno già dato la loro disponibilità. Oppure alloggiare gli aquilani senza dimora nelle case invendute o nelle “seconde case”, appartamenti sfitti, disponibili e segnalati dai sindaci dell’hinterland aquilano.

Va fatta subito una ricognizione per verificare l’esistente e intervenire al più presto.

Potrebbero andar bene anche container provvisori o case di legno, da allestire al posto delle tende, purché strutture dignitose, dove poter ricomporre l’unità familiare e assicurare condizioni di vita accettabili.

L’augurio di ciascuno di noi è quello di poter rientrare presto nelle nostre case. Chi ha la fortuna di avere un appartamento agibile, potrà farlo non appena le condizioni lo consentiranno.

Ma per i meno fortunati, soprattutto, per chi vive in tenda e deve affrontare condizioni di vita inimmaginabili, vanno trovate soluzioni immediate, per evitare di aggravare una situazione diventata già insostenibile.

E va fatto subito, - conclude la presidente Pezzopane - prima che il malessere prenda il posto della pazienza".


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