Non arriva neanche con il Bari il primo successo casalingo per la Virtus Lanciano. Troppo forte l'undici di Vincenzo Torrente per la formazione frentana che chiude il primo tempo è già sotto di due reti. Finisce con un secco 0-3 in favore dei pugliesi: evidentemente diversa la sete di successo di Bellomo e compagni che hanno offerto una grande prova, sfruttando cinicamente tutte le occasioni avute.
Reduce dalla sconfitta di Castellammare, Carmine Gautieri cambia qualcosa nel suo 4-3-3: torna Rosania in difesa dopo la squalifica, ma a far coppia con lui al centro della difesa non c'è Scrosta che ha avuto un problema muscolare nell'immediata vigilia del match. Il resto del reparto difensivo è composto da Bacchetti in posizione centrale e da Aquilanti e Mammarella sugli esterni. Si allunga così la lunga lista degli infortunati che annovera tra gli altri Amenta, Almici, Ardità e D'Aversa. In avanti torna Fofana, ma Gautieri non lo butta subito nella mischia: al suo posto nel tridente d'attacco con Falcinelli e Turchi c'è Testardi.
Nel Bari rientrano Sabelli e Bellomo, mentre sono ancora fuori Ghezzal, Albadoro e Iunco.
La cronaca. Sembra una giornata positiva per la Virtus che parte subito forte con una buona incursione da parte di Testardi: bravissimo, il portiere La Manna ad anticiparlo. Il Bari risponde al 4': conclusione insidiosa di Caputo, ottimamente respinta dalla difesa rossonera. Dopo poco arriva ancora una tegola in casa Virtus: Bacchetti subisce un brutto colpo in un contrasto di gioco e va a terra, nulla da fare per l'ex Pescara che deve essere sostituito, al suo posto entra il giovane Prince Desir Gouano. Per l'ex juventino è l'esordio con la maglia del Lanciano. La gara scorre senza grosse occasioni da entrambe le porte, bisogna aspettare il 24'per segnare sul taccuino un'azione pericolosa: Caputo prova a rompere l'equilibrio prendendo il tempo ad Aquilanti, poi si presenta davanti a Leali che compie l'ennesimo miracolo del suo campionato mettendo in salvo il risultato. E'il preludio al gol dei galletti: è la mezzora quando Sciaudone approfitta di un errore in disimpegno della difesa avversaria e segna dopo l'ennesimo miracolo di Leali su Caputo, il giocatore barese è il più lesto a fiondarsi sul pallone e fa 1-0 sulla ribattuta.
Neanche tre minuti dopo il Bari raddoppia: Bellomo in profondità per Caputo che è irresistibile su Gouano e gela Leali in uscita. Lanciano sotto shock: due gol in appena trenta minuti e un atteggiamento davvero superficiale, soprattutto in fase difensiva.
La ripresa non inizia in maniera migliore: al 6'Gouano commette fallo su Fedato, per il direttore di gara è calcio di rigore, anche se la decisione è sembrata piuttosto generosa. Dagli undici metri Caputo non perdona e mette in ghiaccio il risultato.
Lanciano completamente annichilito: i rossoneri, ora, sembrano già sotto la doccia, mentre Gautieri cerca di svegliare la squadra con dei cambi che, a risultato praticamente acquisito, servono veramente a poco.
Il Bari controlla campo e possesso palla, mentre la Virtus si fa vedere sempre meno in avanti: al 14' ci prova Turchi ma il pallone attraversa tutto lo specchio della porta senza entrare. La squadra ospite, quando può, cerca di arrotondare il risultato: al 25'ottima azione di Fedato sulla corsia sinistra, il barese salta tutti ma si fa fermare da Gouano quasi sulla linea di porta.
Al 36'Mammarella evita il poker salvando sulla linea un cucchiaio morbidissimo di Fedato: davvero non c'è nulla da fare contro un Bari sceso in campo con il coltello tra i denti. E, a completare una giornata da dimenticare, si passa dalla padella alla brace quando Rosania esce dal campo in barella, lasciando i suoi in dieci.
La partita non ha più nulla da dire, il Bari esce a testa alta dal "Biondi" e ridimensiona una Virtus che, dopo la sconfitta di Castellammare, sembrava essere destinata a giocare una partita completamente diversa. Nuova data di riscatto per gli uomini di Gautieri è fissata per sabato prossimo, sul campo della Ternana.
Daniele Polidoro