Lavoro: provincia dell'Aquila in agonia. Cgil: "Politica assente, 6 maggio sciopero generale"

I dati: cassa integrazione aumentata del 101%

19 Marzo 2011   13:15  

"Altro che commissari o, come dice Confindustria, faraoni, qui c'è bisogno di tornare a decidere democraticamente". Il segretario provinciale della Cgil Umberto Trasatti, dati alla mano, parla di un aumento spropositato del ricorso alla cassa integrazione in provincia dell'Aquila, dove il monte ore è raddoppiato, passando dalle 841.348 del primo bimestre del 2010 a 1.692.118 del primo bimestre di quest'anno.

L'aspetto più critico è rappresentato dal fatto che la maggior parte di queste sono assorbite dalla cassa in deroga, praticamente l'ultimo treno per un lavoratore prima del licenziamento.

"La politica è assente" rincara Trasatti, che ripropone il documento elaborato dal Comitato attività produttive che conteneva una serie di proposte per il rilancio del comprensorio - dalla zona franca a misure per il sostegno del sistema produttivo e della competitività e per l'occupazione, dal credito d'imposta al finanziamento dei contratti di programma - che furono "sposate" dal presidente della Regione e commissario Chiodi che all'epoca, era il novembre scorso, garantì di farsene portavoce a Roma. Documento che "è rimasto lettera morta" accusa il sindacato.

"E' la dichiarazione del fallimento della gestione commissariale" aggiunge, annunciando che in occasione dello sciopero generale di quattro ore indetto per il sei maggio, a L'Aquila molto probabilmente lo scioperò sarà per l'intera giornata, integrando la piattaforma nazionale con le rivendicazioni di carattere locale.

servizio Marco Signori
riprese e montaggio Marialaura Carducci


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