Le Vite Perse a Suviana: Giovani Lavoratori e Esperti Anziani tra le Vittime

10 Aprile 2024   19:45  

Le storie delle vittime della tragedia di Suviana dipingono un quadro di giovani trasfertisti e anziani esperti, colpiti in pieno dall'esplosione sommersa della centrale idroelettrica di Bargi.

Vincenzo Franchina, 36 anni, originario di Sinagra nel Messinese, era un giovane padre, con soli tre mesi di paternità alle spalle. Schivo e gentile, era un lavoratore apprezzato, recentemente trasferitosi a Genova con la moglie, infermiera al Gaslini. Il sindaco del suo paese d'origine, Antonino Musca, lo ricorda come una persona educata e laboriosa, che ha lasciato un vuoto insormontabile nella sua comunità.

Mario Pisani, 73 anni, originario del Tarantino, era invece un esperto nel campo dell'impiantistica, nonno affettuoso di cinque nipoti. Ex dipendente Enel, si era ritirato dal lavoro ma continuava a prestare consulenza nel settore. La sua morte ha lasciato una profonda tristezza nella sua famiglia e nella sua città, dove era molto attivo sia socialmente che nello sport.

Pavel Petronel Tanase, 45 anni, originario della Romania ma residente a Settimo Torinese, lascia dietro di sé una moglie e due gemelli adolescenti. Lavorava per una ditta esterna nella centrale di Bargi e si preparava per un collaudo previsto per quel giorno.

Tra i dispersi ci sono Paolo Casiraghi, 59 anni, di Milano, Alessandro D'Andrea, 37 anni, di Pontedera, Adriano Scandellari, 57 anni, di Padova, e Vincenzo Garzillo, 68 anni, di Napoli. Ognuno di loro porta con sé una storia di esperienza e competenza nel proprio campo di lavoro, lasciando dietro di sé famiglie sconvolte e comunità in lutto.

Le loro vite interrotte prematuramente sono un duro colpo per le loro famiglie e per tutti coloro che li conoscevano e li stimavano. La tragedia di Suviana ha colpito profondamente e lascia dietro di sé una ferita che sarà difficile rimarginare.


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore