Sono tornati in centro, come la settimana scorsa, per appendere simbolicamente delle chiavi sulle transenne del corso e dire così «riprendiamoci la città», ma stavolta non si sono accontentati di varcare le barricate per raggiungere piazza Palazzo, la piazza del Comune, ma hanno proseguito oltre raggiungendo via Sallustio, una delle arterie principali e di lì raggiungere tutti quei vicoli e vicoletti per 10 mesi interdetti ai cittadini dopo il terremoto del 6 aprile.
Diversamente dalla scorsa settimana, quando nessuno dei politici era intervenuto alla manifestazione, stavolta sia il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, sia la presidente della Provincia, Stefania Pezzopane, si sono uniti ai manifestanti per un confronto. I manifestanti non hanno risparmiato critiche all’indirizzo di Berlusconi, Bertolaso, Chiodi, Cialente, e tutti coloro che sono i responsabili politici di questa strana ricstruzione che viene propagandata dai media ma che di fatto ancora non parte.
La proposta che è emersa in un infuocata assempela spontanea e popolare in piazza Palazzo è quella di dare dieci giorni di tempo al governo epr apprvare undecreto per redere più mveloci leprocedure che consentono di rimuovere le macerie. Poi si provvedrà a bloccare l'autostrada ad oltranza, e si occuperà il centro storico con tanto di tende.
IL FOTORACCONTO
