Le città abruzzesi tra Europa e Mediterraneo

19 Gennaio 2007   13:50  
La grande risorsa dell´Abruzzo, il suo ruolo nelle politiche comunitarie, può e deve essere la posizione geografica di ponte per i Balcani e crocevia di merci e culture tra Mediterraneo ed Europa continentale. E´ questo uno dei temi dell´importante convegno “Piattaforme transregionali e piani strategici delle città”, in programma oggi e domani a L´Aquila e qualificata occasione per fare il punto sugli obiettivi del Quadro strategico nazionale 2007-2013. I nodi infrastrutturali capaci di collegare l´Abruzzo alle grandi reti globali sono il porto di Ortona, il centro interportuale di Manoppello, l´aereoporto di Pescara, la creazione di hub logistici e intermodali. Una priorità è il miglioramento dell´asse autostradale e ferroviario Roma-Pescara. Ma non basta: esistono anche grandi infrastrutture immateriali e dunque centrale diventa il ruolo delle Università e il dinamismo delle imprese sul fronte della ricerca e dell´innovazione. Emerge come centrale, lungo questa prospettiva, la centralità delle città: segreto della competizione è infatti la coesione territoriale e l´individuazione di specifiche vocazioni per ogni area. Occorre rendere concreta l´idea di "città lineare" della costa e del "sistema diffuso" dei borghi dell´Abruzzo interno. Un territorio deve essere ben collegato alle grandi reti globali ma non basta, deve essere anche ben organizzato, con riconoscibili e specifiche vocazioni capaci di attrarre imprese, saperi e turismo. Si è competitivi solo con città vitali e vivibili. Nel servizio intervista Mimmo Srour - assessore regionale lavori pubblici Filippo Tronca

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