Le fogne di Aringo che scorrono in salita: il commissario Goio non risponde ai dubbi dei cittadini

06 Dicembre 2012   10:32  

Giorni fa avevamo dedicato un articolo al progetto del commissario del fiume Aterno e Pescara Adriano Goio che prevede il congiungimento delle reti fognarie di alcune frazioni di Montereale con il depuratore di Marana, qualche chilometro più a valle, con ''un sistema di pompe ad alta pressione che con una risalita di 30-50 metri ed un lunghezza di tubo ad alta pressione di circa 1,5 chilometri che unirà le due condotte fognarie della frazione''.

Un progetto, aveva spiegato l'assessore del Comune di Montereale Carlo Marini, deciso all'insaputa dell'amministrazione e dei cittadini, e che viene con forza contestato, in particolare per i costi di gestione altissimi di un pompa solleva-liquami di un siffatto sistema che andrebbe a ricadere, si teme, sulle tasche dei cittadini. 

Inoltre sia l'assessore che il signor Dario Tudini di Aringo, che ha preso a cuore la vicenda, lamentano il fatto di non aver avuto modo nemmeno di prendere visione del progetto esecutivo, e di aver avuto solo notizie sommarie su quelle che si ha intenzione di fare dalla ditta che sta eseguendo i lavori. Il signor Tudini ha avuto solo la possibilità di poter scattare una foto al frontespizio del progetto.

Il signor Dario Tudini ha pertanto scritto al Commissario Goio e e ai progettisti per avere spiegazioni, per conoscere natura, ratio e costi esatti  dell'intervento. Come è normale in una democrazia, visto che il rifacimento delle fognature, pagato con i soldi dei cittadini,  non è certo da considerarsi un segreto di Stato, ad appanaggio di arcana imperii, per usare una felice espressione di Norberto Bobbio.

Il signor Tudini non ha però ricevuto risposte. A seguire dunque un suo sollecito che ci ha inviato al fine di renderlo di pubblico dominio. 

SOLLECITO AL COMMISSARIO GOIO

''Egregio Architetto, Egregio Ingegnere, alcuni giorni or sono mi sono rivolto a voi per avere un riscontro su dei dubbi, non solo miei ma anche della popolazione, che sono sorti per le opere di colletta mento della rete fognaria di Montereale e nella fattispecie della frazione di Aringo ove io risiedo.

Le domande sono state abbastanza semplici e le vostre risposte, essendo tecnici altamente preparati, potevano cancellare gli eventuali nostri dubbi e soddisfare le nostre aspettative.

A tutt’oggi non ho , anzi non abbiamo, avuto riscontro delle nostre cortesi richieste, forse non siamo cittadini contribuenti?

Vi esorto ancora una volta di prendere in considerazione le nostre domande in modo come si è detto di cancellare i nostri dubbi e specialmente in caso di silenzio di evitare una nostra richiesta formale come previsto dalla L. 241/90

Vi ringraziamo fin da ora per una risposta in merito e invio i miei più sinceri saluti.''

LA LETTERA AL COMMISSARIO ADRIANO GOIO 

''Egregio Architetto

mi rivolgo a Lei per avere un riscontro su i dubbi che sono sorti circa il collettamento della rete fognaria di Montereale e nella fattispecie della frazione di Aringo ove io risiedo.

La nostrafrazione sorge su un colle sulla strada statale 260 che porta ad Amatrice e ai lati del paese ci sono due fossi uno che segue il rio regina e l'altro, che non chiamerei fosso ma Valle dell'Alto Aterno.

Su questi due fossi sono, a suo tempo state inserite le due reti fognarie che ora grazie al suo progetto verranno raccordate con la rete fognaria che porta al depuratore di Marana.

Fin qui nulla da obbiettare in quanto da molto tempo aspettavamo questo lavoro.

I dubbi ci sono venuti quando parlando con la ditta appaltatrice ci ha illustrato il lavoro e con nostra meraviglia, abbiamo scoperto, che il progetto non prevedeva l'unione diretta con la fogna principale mediante tubi in caduta ma con un sistema di pompaggio dei liquami dalla fogna con più utenze, (parte destra del paese) in modo che si immettesse dopo un percorso notevole e un dislivello a dir poco assurdo con la fogna di sinistra (fosso- regina ) per poi proseguire in caduta verso la rete fognaria comunale che si trova nella Valle dell'Aterno.

La nostra frazione come detto è su un colle ed è posta piu in alto del Comune di Montereale, quindi perché non farsi aiutare dalla natura ossia dalla pendenza senza usare accorgimenti meccanici, tubi ad alta pressione e mano fatti che possono deturpare il paesaggio? Inoltre perche non risparmiare costi futuri quali mantttenzione delle pompe, dei serbatoi di raccolta e maggiormente il consumo di energia elettrica.

Perche non destinare il risparmio sia a breve che a lunga scadenza dovuto all'utilizzo della pendenza naturale ad altri scopi come la manutenzione del fiume Aterno dalle sorgenti, cosa che un tempo si faceva? Egregio architetto come detto ci rivolgiamo a Ler per ottenere delle risposte ai nostri dubbi e per avere dei chiarimenti.

LE DOMANDE DEI CITTADINI IN ATTESA DI RISPOSTA

1. Il finanziamento prevede solo le opere di collettamento?

2. Le manutenzioni, i consumi e le sostituzioni pompe, sono a carico del Comune?

3. E' stato fatto un calcolo dei costi per la ricongiunzione in caduta delle due linee di fognatura più a valle senza l'ausilio di pompe?

4. E' stata fatta la previsione dei costi relativi al punto 2 confrontandoli con i costi relativi al punto 3?

 

 

 

 

 

 

 


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