Le grandi manovre dei politici regionali

Come i partiti piccoli perdono il controllo

29 Dicembre 2010   08:26  

Oggi alle 11.00 inizierà (forse in orario) la discussione del bilancio regionale di previsione 2011, un passaggio importante per la vita del Governo e della regione stessa.

Non staremo qui a descrivere il bilancio, la Legge finanziaria o sul perchè sia importante approvarla entro il 31/12, nè se sia ottima o capestre, noi vogliamo mettervi a conoscenza delle varie manovre e manovrine del palazzo.

Partiamo dalla PDL, 23 consiglieri all'attivo,capogruppo Gianfranco Giuliante, è rientrato anche Venturoni, voteranno compatti senza indugio ecco i nomi:

Argirò Nicola
Castiglione Alfredo
Chiavaroli Federica
Chiavaroli Ricardo
Chiodi Giovanni
De Fanis Luigi
Di Bastiano Walter
Di Matteo Emiliano
Di Paolo Angelo
Febbo Mauro
Gatti Paolo
Iampieri Emilio
Masci Carlo
Morra Giandonato
Pagano Nazario
Petri Alessandra
Prospero Antonio
Ricciuti Luca
Sospiri Lorenzo
Tagliente Giuseppe
Venturoni Lanfranco
Verì Nicoletta

Poi l'MPA del solo Vice Presidente del Consiglio regionale Giorgio De Matteis, monogruppo del quale è "logicamente" anche Presidente, forse l'uomo più invidiato dopo Chiodi perchè del suo partito fa quello che vuole in Abruzzo, mentre infatti il Leader nazionale Lombardo (nonchè Governatore siciliano) si avvicina al grande centro di UDC, API e FLI, a livello locale si fa un po' ciò che si vuole e De Matteis ne è l'esempio di coerenza piena sulla linea curva delle alleanze dell'MPA, in una regione si irride la PDL in un'altra si da quel voto essenziale per raggiungere la maggioranza e la governabilità.

Costituita da poco Fli vanta già ben 3 consiglieri il Capogruppo Berardo Rabbuffo, Nasuti Emilio e Stati Daniela sempre alla ricerca di possibili "nuovi acquisti" già ieri sono usciti dall'aula non votando il DPEFR (documento di programmazione economica e finanziaria) passaggio essenziale prima della discussione sul bilancio. Il gruppo all'inizio poteva vantare anche il vice Presidente della Giunta Castiglione che però dopo la nomina a coordinatore regionale di Giampiero Catone (nominato e dopo 20 giorni cacciato) è tornato nelle fila PDL che non ha più lasciato nonostante il nuovo coordinatore regionale (Toto) lo abbia più volte incontrato. In realtà il nodo era, se entri in Fli abbandoni l'assessorato e la vice Presidenza, passo che Castiglione non ha voluto compiere.

Procedendo verso il centro di Palazzo dell'Emiciclo si incontra l'UDC rappresentata dal capogruppo Antonio Menna e da Luciano Terra.

Il primo intezionato e voglioso di prendere il posto di assessore e quindi propenso a giocare al rialzo col Presidente Chiodi, il secondo che freme e scalpita dentro un partito nel quale si riconosce ma del quale non condivide più la leadership del coordinatore regionale Rodolfo De Laurentiis.

Si profila per lui in futuro il passaggio al gruppo misto per poi approdare nella PDL, unici scogli gli stessi piddiellini che lo hanno voluto come consigliere segretario per togliere il posto ad un uomo dell'Idv e che dovesse passare nella PDL dovrebbe dimettersi da quel ruolo comunque di prestigio. Ieri Chiodi ha incassato la disponibilità di Terra a votare il bilancio in caso il Governo dovesse andare sotto.

Poi c'è il nuovo monogruppo dell'API, la formazione di Rutelli vede in Abruzzo l'ex Idv Gino Milano (anche in Abruzzo molti scendono dal carro di Di Pietro) le sue motivazioni sono quelle di voler iniziare un percorso differente da quello che impone Di Pietro, in realtà l'Idv in provincia continua a non avere una leadership forte come altrove e questo crea malumori nei suoi rappresentanti. Lui il bilancio non lo voterà.

Poi si passa al PD del Capogruppo Camillo D'Alessandro e dei consiglieri:

D'Amico Giovanni
Di Pangrazio Giuseppe
Caramanico Franco
Sclocco Marinella
Di Luca Giuseppe
Ruffini Claudio

Il più grande gruppo d'opposizione voterà contro compatto insieme anche alla sinistra radicale composta dal monogruppo dei Comunisti Italiani di Antonio Saia, quello di Rifondazione Comunista di Maurizio Acerbo e i Verdi di Walter Caporale.

Infine l'Idv del candidato Governatore e capogruppo Carlo Costantini e dei consiglieri:

D'Alessandro Cesare
Palomba Paolo
Paolini Lucrezio
Sulpizio Camillo

anche loro voteranno compatti contro, dopo aver perso Gino Milano (come abbiamo visto) il gruppo si è ricompattato, a chi chiede a Costantini il perchè della defezione del consigliere Milano, lui risponde sempre che stare nell'Idv non è facile perchè è un partito in cui ti giudicano aspramente per ogni cosa che fai.

Riassumendo, Chiodi avrà a disposizione 24 voti (PDL e MPA,Terra si asterrà se non sarà determinante) le opposizioni 15 (IDV, PD, Sinistra) e gli astenuti saranno 6 (Fli, UDC e API).

Plauso alla sua lungimiranza politica del Governatore Chiodi, ieri, nonostante l'importante discussione, non si faceva che parlare dei posti da assessore vacanti, sintomo che in molti per quei posti sarebbero disposti a dei "piccoli sacrifici" potendo così il Governo far passare il bilancio con maggiore facilità e ponendo le basi per una nuova blindatura della maggioranza a Palazzo dell'Emiciclo.


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