Le parti offese: Bertolaso non predispose le aree di accoglienza prima del 6 aprile

07 Ottobre 2013   09:51  

Sviluppi in vista nella nuova inchiesta giudiziaria della Procura dell'Aquila a carico dell'ex capo della Protezione civile Guido Bertolaso, in attesa dell'incidente probatorio, fissato per il 10 ottobre ma per il quale l'avvocato Filippo Dinacci ha chiesto il rinvio.

Per l’ex capo della Protezione Civile, lo ricordiamo è stato ipotizzato il reato di cooperazione in omicidio colposo in quanto i componenti dell' ex-commissione Grandi rischi, condannati in primo grado, potrebebro essere stati indotti a rilasciare le dichiarazioni rassicuranti su pressione di Guido Bertolaso.

Come scrive poi Giampiero Giancarli sul quotidiano Il Centro, alcune parti offese sono pronte a contestare a Guido Bertolaso la mancata predisposizione di aree di accoglienza prima del sisma, una decisione che secondo i legali era di competenza escusiva del capo della protezione civile, una decisione non presa nonostante lo sciame sismico in corso e l'evidente situazione di preallarme.

Un accorgimento che, secondo le parti lese, avrebbe dovuto comunque essere ordinato dal capo della Protezione civile nazionale, ben consapevole dello sciame sismico in evoluzione che poi è sfociato nella catastrofe del 6 aprile 2009.

In sostanza la stessa contestazione che fu fatta, in una denuncia archiviata, al sindaco dell’Aquila nella veste di capo della Protezione civile locale.


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