Le più grandi cantine abruzzesi protagoniste al Vinitaly 2014

Si è aperta a Verona, per terminare mercoledì 9, l'edizione 2014 della tradizionale rassegna Vinitaly, vero e proprio paradiso di appassionati ed intenditori del settore, che promette di riservare grandi soddisfazioni per l'Abruzzo.

Molte le novità provenienti dalle cantine della nostra regione, a cominciare dall'azienda orsognese "Il Feuduccio" di Santa Maria d'Orni, che oltre al restyling dell'etichetta dei tradizionali Montepulciano, Cerasuolo e Pecorino ha presentato ai cultori un nuovo vino spumante but millesimato ottenuto da uve Passerina, denominato anch'esso Feuduccio. Aria di inaugurazione anche in casa "Feudo Antico", dove ha visto il proprio debutto il Tullum Dop Spumante Brut Metodo Classico, prodotto con sole uve Chardonnay delle colline teatine.

Le sorprese non sono mancate nemmeno da parte delle altre cantine: il Fonte Canale, vino a fermentazione spontanea vendemmia 2012 dell'azienda "Tiberio di Cugnoli, o piuttosto il Cataldino, rosato a fermantazione spontanea fiore all'occhiello della "Cataldi Madonna". Diversi nuovi arrivi in casa Masciarelli, dove al tradizionale trio di Montepulciano, Rosato e Trebbiano sono quest'anno venuti ad aggiungersi una linea dedicata al ricordo del fondatore Gianni, mentre per l'azienda "Castello" di Semivicoli ha visto il proprio debutto il Pecorino. Etichetta rinnovata, invece, per il rosso Iskra, Montepulciano in purezza dall'Igt "Colli aprutini".

Un ottimo inizio, insomma, favorito anche, come ha avuto premura di sottolineare il produttore Paolo Neri de "il Feuduccio" dal notevole spirito di squadra mostrato tra le varie cantine abruzzesi: "Quest'anno si è da subito respirata un'aria molto più collaborativa tra le nostre cantine, si è venuta a creare un'atmosfera molto positiva e sono stati fatti grandi passi in avanti anche nell'allestimento degli stand. E' come se fossimo tutti in attesa del riconoscimento del Montepulciano d'Abruzzo tra i grandi vitigni italiani".

Restando in tema di riconoscimenti, impossibile non citare la Medaglia di Cangrande quale "Benemerito della vitivinicoltura italiana 2014" di cui è stato insignito un veterano del settore e del vino nostrano quale Emidio Pepe, titolare dell'omonima azienda

"Tradizionalmente noi italiani abbiamo impostato la comunicazione in materia di vino in maniera troppo seriosa" - ha affermato Luigi Cataldi Madonna dell'omonima azienda - "quando invece, a mio parere, la si dovrebbe incentrare su concetti più briosi e leggeri".