Le pmi sul patto sviluppo: coinvolgere i parlamentari

08 Febbraio 2012   09:41  

Le tre associazioni delle Pmi, Confartigianato, Cna e Confesercenti, affermano che per quanto riguarda il Patto di sviluppo «rinunciare al gioco di squadra è un lusso che non possiamo permetterci poichè in situazione di emergenza». «Si dovrebbe invece studiare una formula che permetta alla struttura del Patto di avvalersi, in alcune circostanze, dell’apporto e del supporto prezioso dei parlamentari abruzzesi». «L’utilizzo delle competenze e del sistema di relazioni dei parlamentari abruzzesi – sostengono in una nota congiunta – può rappresentare, almeno su alcune partite importanti aperte con il Governo nazionale e l’Unione europea, un ulteriore apporto per il Patto per lo Sviluppo dell’Abruzzo, alla evidente ricerca di un rilancio. Tanto più che l’Abruzzo sta vivendo una situazione di crisi in cui le dispute in perfetto politichese possono solo rappresentare un danno, di fronte alla situazione di emergenza che le imprese vivono e che richiede l’apertura di tutti i canali possibili». Per loro fin dal suo atto di nascita il Patto è stato presentato come uno strumento «inclusivo» e non «ad excludendum». «Sbaglia dunque chi, nello schieramento politico – affermano – continua a coltivare da una parte la logica dell’autosufficienza e dell’autarchia, e dall’altra quella della polemica politica a tutti i costi, quasi che l’intero schieramento sociale e imprenditoriale abruzzese si fosse posto al servizio di logiche elettoralistiche cui è invece estraneo».


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