Le richieste di Confindustria ai candidati presidenti

Campagna elettorale in tempo di crisi

06 Dicembre 2008   13:27  

DOCUMENTO INTEGRALE - Risale a ieri il confronto tra Confindustria e i candidati alla presidenza della regione Abruzzo. L’incontro, che si è tenuto alle 12.00 presso la sala del Consiglio della Camera di Commercio di Chieti, ha visto la partecipazione di Teodoro Buontempo, Gianni Chiodi, Carlo Costantini, Rodolfo De Laurentis e Angelo Di Prospero, mentre a rappresentare la Confederazione Generale dell’Industria sono intervenuti il presidente di Confindustria Abruzzo Calogero Riccardo Marrollo, il direttore Giuseppe D’Amico, nonché i vertici delle Associazioni territoriali di Confindustria e di ANCE Abruzzo.


Segue il documento redatto dalla Confederazione diffuso nel corso dell’incontro, dove vengono esplicitate le richieste d’intervento politico e istituzionale rivolte ai candidati presidenti affinchè l’Abruzzo – unica Regione italiana ad aver registrato un decremento del Pil dal 2001 al 2007 - possa ricostruire “un patrimonio ed uno spirito comune di civiltà e crescita”.


COSTI DELLA POLITICA E MONITORABILITA' DEI PROCESSI DI GOVERNO

La politica è purtroppo avvertita ormai come maggiore ostacolo allo sviluppo. La prima questione da affrontare riguarda quindi la capacità e la volontà reale della classe politica di compiere quello scatto di responsabilità e di orgoglio tale da rifuggere tatticismi politici e interessi di parte per concentrarsi sui problemi concreti da risolvere, che sono tanti e gravi. Occorrono nuove regole e modelli comportamentali di Governo. D’altra parte, non è più pensabile navigare a vista e governare sempre l’emergenza.
La politica deve quindi riacquistare il ruolo guida che le compete attraverso un programma organico e a lungo termine che tracci con chiarezza tempi e modi degli interventi e delle riforme da attuare, tale da dare contenuto e certezza alle declamazioni di principio.
Ma ciò potrà misurarsi solo con un Crono Programma di Governo chiaro, trasparente e monitorabile nei tempi di attuazione. Cosa fare, come farlo e in che tempi: queste dovranno essere le parole d’ordine del nuovo Governo regionale. Disattendere proposte e tempi sarà motivo di giudizio severo e di conseguenze gravi.

DEFICIT SANITA'

Il deficit sanitario continua ad essere il problema più scottante per la nostra regione. È opportuno ricordare che le imprese ed i cittadini abruzzesi stanno già pagando, con l’aumento di un punto dell’Irap e di mezzo punto dell’Irpef, un prezzo salatissimo in termini di perdita di competitività. Perciò è necessario che si presti un’attenzione straordinaria ai conti della sanità e che venga monitorato costantemente il piano di rientro dal debito che deve essere realizzato con puntualità e precisione evitando ad ogni costo l’introduzione di nuove tasse.

Va stigmatizzata pesantemente, infatti, la situazione di bilancio in essere, l’incapacità di pervenire a riforme strutturali in grado di ridurre la spesa sanitaria e quella corrente, con il rischio di ulteriori aumenti di carico fiscale che allargherebbe il gap con le altre regioni. La nuova Giunta regionale, affiancando il lavoro del Commissario ad acta nominato dal Governo nazionale, dovrà pertanto, con urgenza e chiarezza, farsi parte attiva per una riforma complessiva del sistema sanitario, fino anche a prevedere una ASL unica, che ne migliori e razionalizzi i servizi e, contestualmente, ne riduca costi e sprechi sottraendo il sistema stesso dalla scure dell’inefficienza e del clientelismo.

CRONO PROGRAMMA

ENTRO I PRIMI SEI MESI DI GOVERNO: SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA

Occorre avviare il processo di riorganizzazione della Regione in termini politici e funzionali, finalizzato ad un miglioramento dei servizi e alla riduzione della spesa.
Costituzione di una Task force per l’attuazione di provvedimenti efficaci volti:

- a snellire e semplificare l’apparato amministrativo e le procedure burocratiche negli Uffici Regionali e Locali;

- all’effettiva liberalizzazione dei servizi pubblici a livello Regionale e locale con la reale applicazione ed osservanza del principio di sussidiarietà orizzontale a livello di Regione ed EE.LL.

- alla riorganizzazione, razionalizzazione e riduzione degli enti strumentali ed amministrativi regionali (vedere anche punto successivo).

ENTRO I PRIMI DUE ANNI DI GOVERNO: RIFORMA ENTI DI PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DELLE POLITICHE ECONOMICHE E DI IMPRESA

Si chiede innanzitutto una immediata riforma dei Consorzi Industriali e dei Distretti Industriali per poi arrivare ad una più ampia rivisitazione della materia sia dal punto di vista gestionale che delle strategie.

Per quanto riguarda i Consorzi industriali si chiede una riforma complessiva del governo degli enti assicurando, ovviamente, le necessarie soluzioni per il ripianamento finanziario di cui necessitano alcune realtà consortili.
Nell’ottica di una corretta gestione ordinaria, dovrà quindi essere attribuita la giusta e prioritaria rilevanza agli imprenditori che sono i diretti e veri fruitori delle aree industriali, a scapito di qualsiasi ulteriore ingerenza di carattere politico.
In tal senso, si deve assicurare un maggiore potere decisionale degli imprenditori all’interno dei Consigli di amministrazione e degli organi di Governo.

La riforma, inoltre, dovrà prevedere una razionalizzazione della governance anche per quanto riguarda il numero dei Consorzi che potrebbero essere ridotti a quattro (uno per provincia), mantenendo gli ulteriori attuali uffici, di cui comunque andrebbero razionalizzate le strutture e i compiti, come organismi periferici di natura strettamente tecnica.

Per quanto riguarda i Distretti Industriali si chiede una loro immediata rimodulazione secondo schemi più moderni e aderenti alle esigenze di strategia industriale.
Al riguardo, in particolare, si chiede che i Distretti, abbandonando i soli criteri di contiguità territoriale, vengano ridefiniti secondo logiche di filiera -cd meta distretti- di settore (filiere merceologiche verticali) e di fattori competitivi (filiere di competenza orizzontali; es. Poli innovativi su trasferimento tecnologico, nuovi materiali, servizi e competenze).
Ciò, tra l’altro, ottimizzerebbe la definizione e la gestione dei piani di sviluppo economico regionali, favorirebbe una maggiore facilità di accesso ai fondi nazionali e comunitari, esalterebbe la capacità progettuale del sistema imprenditoriale. In questa logica vanno sostenuti ed incentivati fortemente tutti quei progetti di filiera che si avvalgono dei vari strumenti di programmazione economica previsti in ambito nazionale e regionale: fondi strutturali, contratti di programma, progetti di innovazione industriale (PII industria 2015), ecc..

Da un punto di vista gestionale, i distretti industriali, così concepiti, farebbero inoltre venir meno le dannose ingerenze di tipo localistico e quindi politico. Con riferimento a quest’ultimo aspetto, infatti, l’amministrazione dei Distretti Industriali, come in quella dei Consorzi, deve prevedere una forte caratterizzazione imprenditoriale e manageriale.


ENTRO I PRIMI 100 GIORNI: AGENZIA DI SVILUPPO REGIONALE ECONOMICA

Gli interventi di cui sopra dovranno trovare una giusta collocazione nell’ambito di una più ampia ed organica riforma riguardante una gestione unitaria a livello regionale delle azioni mirate allo sviluppo del territorio e delle relative norme urbanistiche, delle infrastrutture materiali ed immateriali, dei servizi alle imprese, di adeguate iniziative di marketing territoriale, internazionalizzazione, ecc..
Tutto ciò è riconducibile all’istituzione di una unica Agenzia di Sviluppo regionale economica, sull’esempio positivo di quanto accade in altre realtà europee, che riaccorpi sotto una unica gestione le pluralità di enti (che diverrebbero semplici strutture tecniche) che ora operano a vari livelli in modo del tutto scoordinato e privo di una strategia condivisa. Ciò oltre ad essere fondamentale dal punto di vista delle strategie da perseguire, ridurrebbe dal punto di vista gestionale costi ed inefficienze.

Anche la FIRA (come gli stessi Consorzi Industriali) sarebbe riassorbita all’interno di questo nuovo Strumento di sviluppo, secondo nuove logiche funzionali e gestionali. In tale ambito la finanziaria regionale non dovrà più svolgere attività di mera valutazione delle pratiche di finanziamento, ma svolgere un effettivo ruolo di venture capital, affiancandosi nel rischio di nuovi progetti imprenditoriali.


ENTRO I PRIMI SEI MESI DI GOVERNO: LEGGE REGIONALE DI SETTORE PER L' INDUSTRIA


Si chiede una legge regionale di settore per l’industria da collocare all’interno di un più vasto provvedimento intersettoriale che riorganizzi organicamente alcune questioni di comune interesse per il sistema produttivo quali quelle dei Consorzi FIDI e dell’Innovazione tecnologica.
Rientrano in questa ultima materia le tematiche legate alla predisposizione di una legge quadro per la ricerca e l’innovazione che faccia leva sulle seguenti questioni prioritarie:

- Infrastrutture immateriali: Sistema a rete Università – Impresa – Mondo Ricerca

- Capitale umano: sistema della Formazione e Alta Formazione

- Reti infrastrutturali di servizio -internet e altre strutture per l’informazione e la conoscenza- (vedere anche punto seguente per le infrastrutture telematiche).

Per i Consorzi fidi si raccomanda la previsione e l’attivazione dei fondi finalizzati all’aggregazione di Consorzi fidi esistenti e al raggiungimento delle caratteristiche degli intermediari finanziari ex art.107 T.U.B.


ENTRO I PRIMI SEI MESI DI GOVERNO: INFRASTRUTTURE E LOGISTICA


Ricognizione delle necessità infrastrutturali e logistiche per la competitività delle Imprese e del Territorio e ricerca delle azioni e soluzioni idonee. Oggetto del lavoro, in particolare, dovrà riguardare i fattori strategici per una economia competitiva orientata al mercato globale:

- Sistema Portuale e Piattaforme logistiche per lo scambio merci

- Sistema Aeroportuale per la mobilità della Business community e per il Turismo

- Reti telematiche (banda larga, Wireless) per lo scambio dati

- Progetti speciali con effetti significativi sulla competitività del territorio, sulla attrazione di nuovi investimenti e sul consolidamento di quelli esistenti.

Al riguardo si ricordano, come indicativi, gli interventi infrastrutturali connessi all’energia (vedere punto seguente) e alla qualificazione e valorizzazione di settori imprenditoriali trainanti per interi comprensori territoriali della regione (ricerca farmaceutica, automotive, agroalimentare, ecc.).

PRIMI 100 GIORNI DI GOVERNO: DEFINIZIONE PROGRAMMA DI LAVORO ; INTERA LEGISLATURA: REALIZZAZIONE PROGRAMMA CON STEEP TRIMESTRALI DI MONITORAGGIO

 

ENERGIA ED EFFICIENZA ENERGETICA

Programmazione e pianificazione di interventi in campo energetico per una maggiore disponibilità, autonomia e qualità del servizio.

Strettamente collegato al punto precedente (infrastrutture), quello dell’energia è un tema di importanza ormai vitale, e non solo nell’ottica della competitività delle imprese e del Territorio. Le vicende legate ai costi delle materie energetiche e alle difficoltà di reperimento delle stesse, destinate ad acuirsi nei prossimi anni, impongono scelte urgenti e concrete volte non solo al potenziamento delle infrastrutture destinate a garantire disponibilità, qualità del servizio ed un maggiore rapporto costi benefici, ma anche a sostenere e promuovere progetti imprenditoriali e/o pubblici tesi all’autoproduzione di energia, alla maggiore efficienza ed autonomia energetica e all’abbattimento di costi.

In quest’ottica sono da ritenere coerenti ed importanti i progetti innovativi tesi ad un più efficiente smaltimento e riutilizzo dei rifiuti, quali i progetti integrati di smaltimento rifiuti e recupero energetico tramite impianti ad alta tecnologia.
Crono programma: primi cento giorni di Governo per definizione programma di lavoro: intera legislatura per realizzazione programma con steep trimestrali di monitoraggio
Ambiente e politiche del Territorio
La situazione connessa alle problematiche dello smaltimento dei rifiuti in Abruzzo, è allarmante, con il rischio del ripetersi, a livello regionale, dei disagi sociali e di immagine già verificatisi in altre realtà italiane.


a) Si deve procedere immediatamente agli aggiustamenti necessari al Piano regionale della gestione dei rifiuti affinché si possa prevedere con urgenza la localizzazione e la realizzazione dei impianti ad alta tecnologia –con recupero energetico- e di discariche per lo smaltimento dei rifiuti.

In particolare si deve svincolare il raggiungimento del 40% di raccolta differenziata dalla realizzazione di impianti ad alta tecnologia.

b) Analogamente si deve procedere alle modifiche necessarie al Piano regionale di Tutela dell’aria, intervenendo affinché siano rimosse le cause per cui sono negate le autorizzazioni a nuovi investimenti industriali, come sta accadendo nella val Pescara, a causa, peraltro, di livelli di inquinamento riconducibili ad altre tipologie di emissioni (traffico).


PRIMI SEI MESI DI GOVERNO: INTERVENTI SPECIFICI


a) affrontare le crisi settoriali (abbigliamento) e Territoriali (Questione aree interne; Valle Peligna, ecc.)

INTERA LEGISLATURA:

b) attrarre la grande e media impresa

Nell’ambito del sistema Industriale abruzzese, va rilevata l’importanza della grande impresa quale volano di sviluppo per tutto il sistema economico abruzzese e fattore di nascita di nuove PMI e di crescita per l’intero contesto territoriale.

In questa logica si chiede la predisposizione di uno specifico progetto "Grandi e medie imprese", con l’obiettivo di favorire in Abruzzo, nei prossimi anni, nuovi investimenti di imprese del settore manifatturiero di dimensioni importanti.

All’interno di questo progetto si deve lavorare per un patto imprese - OO.SS. con la Regione garante.
Quest’ultimo tema attiene le relazioni industriali che incidono maggiormente sulla competitività delle imprese; l’intento è quello di ricercare e condividere le soluzioni idonee a rimuovere cause e criticità che frenano o ritardano nuovi investimenti produttivi e lo sviluppo complessivo della regione.


PRIMI SEI MESI DI GOVERNO:


c) Istituzione dell’Osservatorio sul credito

L’Osservatorio dovrà configurarsi quale tavolo tecnico operativo permanente a supporto sia del sistema delle imprese che delle singole realtà imprenditoriali. Dovrà garantire, con la decisiva partecipazione e gestione del mondo dell’impresa, la trasparenza delle operazioni creditizie in Abruzzo, con riferimento alla raccolta e all’impiego del risparmio abruzzese, alle modalità di accesso ed erogazione delle linee di credito per le imprese, degli strumenti finanziari e di credito utilizzati o da utilizzare. L’Osservatorio sarà quindi luogo di verifica e proposta che vedrà confrontarsi imprese e mondo del credito.


PRIMI 100 GIORNI DI GOVERNO:


d) Istituzione Organismo tecnico di valutazione programmazione regionale

Con riferimento alla programmazione regionale (soprattutto relativa ai Fondi europei) si dovranno assicurare procedure quanto più snelle e semplificate possibile, in grado di garantire non solo il rispetto dei tempi ma anche trasparenza e facilità di controllo sia della corretta gestione delle risorse che dell’ impatto ed dell’efficacia degli interventi.
In tal senso va assolutamente previsto e reso operativo un sistema di valutazione, a cui possano partecipare le principali rappresentanze istituzionali, di categoria e sindacali, con il compito di poter monitorare l’andamento della programmazione e verificare i suoi effetti, indicandone eventuali correttivi.

Si dovrebbe in tal senso prevedere un organismo di valutazione e di indirizzo sovraordinato ai comitati di sorveglianza istituzionali, che possa fare delle verifiche puntuali sull'intero processo e in particolare sulla qualità della spesa e non solo sulla quantità, secondo griglie e parametri di valutazione realmente valutabili ex ante ed ex post.


PRIMI 100 GIORNI DI GOVERNO: TURISMO


Costruzione di un progetto organico per lo sviluppo turistico in Abruzzo, coerentemente con un modello di sviluppo volto alla valorizzazione del Territorio e delle risorse paesaggistiche, ambientali ed architettoniche.
L’obiettivo centrale è puntare al superamento delle criticità che impediscono al settore turismo di dispiegare in toto le proprie potenzialità: si fatica a creare un’immagine unitaria in termini di prodotto e di comunicazione, le infrastrutture soffrono di inadeguatezza e di mancanza di sinergia, si fatica a ragionare in ottica sistemica.
Pertanto si chiede:

a) Promozione Turistica: ripristino fondi distolti al turismo, commisurando gli investimenti al ruolo che il turismo abruzzese riveste in termini di PIL ed evitando ulteriori danni dovuti ai tagli destinati a tale scopo.


PRIMI 100 GIORNI DI GOVERNO


b) Riforma dell’APTR, introduzione di fattori di competenza all’interno della stessa, con la presenza attiva degli operatori

c) Attivazione dei Sistemi Turistici Locali di cui alla L.135/2001 e/o dei Poli Turistici Integrati, almeno per le aree costiere e le aree montane a più alta vocazione turistica.

L’organizzazione in sistemi e/o poli Turistici è indispensabile soprattutto per le aree parco, creando sinergie con gli enti locali e implementando e valorizzando la messa a sistema delle varie filiere produttive, culturali, artistiche e artigianali.

d) Unificazione e modernizzazione dei criteri per l’elaborazione dei piani spiaggia con accentramento delle competenze a livello regionale o provinciale, allo scopo di rendere omogenei i criteri di gestione e svincolare la elaborazione degli stessi piani dalle limitanti e farraginose dinamiche locali che di fatto ne bloccano il regolare sviluppo.


PRIMI SEI MESI DI GOVERNO:


e) Riduzione della pressione fiscale: intervento sull’IRAP, con l’allineamento ai competitor, fondamentale per la competitività delle imprese turistiche abruzzesi

f) Riorganizzazione, semplificazione ed ottimizzazione del sistema legislativo turistico regionale (Legge quadro sul turismo che disciplini, oltre che le materie di cui sopra, i ruoli degli enti istituzionali, strumentali e funzionali, la classificazione alberghiera, il sistema di incentivazione alle imprese, il sistema di incentivazione agli investimenti turistici in infrastrutture, strutture e attrezzature complementari, ecc.).

I precedenti servizi:

La sintesi delll'indagine semestrale di Confindustria http://www.abruzzo24ore.tv/news.php?id=8109

Il vademecum di Confindustria per il nuovo governo regionale  http://www.abruzzo24ore.tv/news.php?id=7559 

GDC

www.elezioni.abruzzo.it il sito di approfondimento con tutte le informazioni sulle elezioni regionali d'Abruzzo 2008.


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