Dobbiamo considerarlo come un impegno per avere miglior cura dell'uomo, della sua sicurezza e delle sue condizioni di vita''. Lo ha detto l'ex leader di Solidarnosc, Lech Walesa, spiegando il significato della commemorazione delle vittime di Marcinelle, organizzata dall'Ugl, che lo vedra' protagonista a Manoppello.
''Questo e' un grande insegnamento per tutti - ha spiegato Walesa - soprattutto per i sindacalisti e per il loro impegno per la sicurezza sul lavoro''.
"Non so qual e' la differenza tra chi muore per la morte e chi per la liberta'. Se lo sapessi avrei gia' il secondo Nobel" .
Lo ha detto il Nobel per la Pace Lech Walesa, subito dopo la deposizione di una corona al Sacrario dei 'Caduti di Marcinelle' di Manoppello. "La morte - ha proseguito - e' comunque morte e quindi e' scritta sia nella nostra fede sia nella nostra storia di vita. Certo, tutti cerchiamo di vivere piu' a lungo, pero', credo che la', dall'altra parte non si sta cosi' male perche' nessuno vi fa ritorno". Subito dopo Walesa ha visitato il Santuario del 'Volto Santo'.