Legge sul commercio: la Regione vuole lo stop all'invasione della grande distribuzione

23 Maggio 2012   12:50  

La proposta di legge regionale, appena approvata in Giunta e condivisa da Confcommercio, Cna commercio, Filcams CGIL, Confesercenti e Fisascat Cisl, che introduce nuove norme in materia di commercio e modifica la legge 11 del 2008, rappresenta una risposta al Decreto sulle liberalizzazioni messo in campo dal Governo".

Lo ha affermato, questa mattina, a Pescara, nel corso di una conferenza stampa, il vice presidente della Regione ed assessore allo Sviluppo economico, Alfredo Castiglione.

"In questo progetto di legge - ha sottolineato l'assessore - viene ribadita la volontà della Regione di proseguire con il blocco della grande distribuzione per un periodo di 48 mesi decorrenti dalla data di entrata in vigore della legge regionale 17 del 2010.

Inoltre, viene stabilito che le giornate di apertura nei giorni festivi e/o domenicali saranno 26+4, con una integrazione fino a 10 giornate in più solo per esigenze del territorio e della collettività in relazione a specifici eventi o iniziative di promozione del commercio".

Con tale normativa si è voluto, in sostanza, ribadire il principio della competenza della Regione a legiferare e a decidere in materia di commercio e quindi in materia di disciplina degli esercizi commerciali così come prevede l'articolo 117 della Costituzione.

"Mi sento in sintonia con tanti commessi e con i piccoli e medi commercianti e anche con persone impegnate nella grande distribuzione - ha proseguito Castiglione - che ritengono che tra la liberalizzazione selvaggia e l'eccessiva burocrazia ci sia lo spazio per una regolamentazione ragionevole che tuteli tutti coloro che animano il settore.

Credo che la legge regionale - ha continuato - che regola le aperture dei negozi avesse raggiunto un saggio equilibrio tra la necessità di vendere e la libertà di godersi il riposo dei lavoratori del commercio. La normativa nazionale, invece, cancella tutte le tradizioni".

Castiglione è consapevole del fatto che si possa innescare una sorta di guerra del commercio destinata a finire nelle aule di tribunale ma è altrettanto sicuro che a dettare le regole sia la legge attualmente in vigore.

"Certamente - ha concluso l'assessore - i problemi del commercio non sono solo riconducibili alle aperture domenicali e/o festive ma sono connessi anche al credito, alla formazione ed ai servizi.

La Regione sta lavorando su alcuni segmenti specifici come i Confidi che agevolano le possibilità di accesso al sistema creditizio così come stiamo operando sul Testo unico regionale del Commercio insieme alle associazioni di categoria ed ai sindacati che mi auguro di poter licenziare entro l'autunno".

Ora il testimone passa la quarta commissione del Consiglio regionale che sarà chiamato ad approvare questo progetto di legge.

Intanto, anche in conferenza stampa, Confcommercio, Cna, Conferesercenti, CGIL, Fisascat Cisl e Cna Commercio hanno voluto ribadire il plauso per questo intervento della Giunta regionale che va nella direzione di riequilibrare la situazione tra piccola e grande distribuzione".


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