Lettera aperta ai magistrati abruzzesi: a Pescara andate avanti

05 Marzo 2009   13:45  

I magistrati stanno perseguitando la politica pescarese? Risposta affermativa,  per il consigliere del Pd di Pescara, Enzo Del Vecchio, come sostenuto in una lettera aperta che abbiamo pubblicato ieri.

Oggi si registra la replica indiretta di Massimo Pietrangeli,  coordinatore Cittadino Associazione per la Sicurezza dei Cittadini e la Legalità di Pescara.

 

 "Lungi dal volere o potere affermare che in Italia ci troviamo di fronte ad un sistema giudiziario perfetto, ci sentiamo però di poter tranquillamente affermare che l’apparato politico lo è ancor meno, e ciò è testimoniato anche e soprattutto dall’ansia che questo ha di mettere paletti e freni di varia natura all’azione dei magistrati : leggi contro il falso in bilancio, contro le intercettazioni telefoniche, facili ricusazioni dei giudici, e  - soprattutto -  impunità delle quattro maggiori cariche dello Stato, sono tutti provvedimenti che devono farci comprendere quanto indispensabile debba essere il sostegno alla magistratura ed alle Forze dell’Ordine, specie di questi tempi. Da parte nostra, con tutte le premesse per il rispetto delle garanzie personali e il rifiuto di ogni atteggiamento giustizialista  - per cui siamo convinti che ogni imputato è da ritenersi innocente fino alla condanna definitiva -  questo sostegno intendiamo manifestarlo alto e forte, anche e soprattutto a Pescara, dove giudichiamo l’operato della magistratura e degli organi inquirenti assolutamente dovuto, motivato, congruo, imparziale, ed assolutamente lontano da qualsivoglia fumus persecutionis, come qualcuno va invece dichiarando. La storia è  - in questi casi -  sempre la stessa : quando i giudici pestano i piedi di qualche potente, “c’è” sempre una qualche volontà politica recondita ( vedi Youtube – “La macchina del complotto perpetuo” ), ed una precisa intenzione di danneggiare il politico di turno, si chiami egli Silvio o Piero, Massimo o Clemente, Sabatino o Ottaviano, Luciano o Vito.  Lo stesso vale per imprenditori, funzionari e professionisti, ma solo per quelli potenti, perché gli sfigati sono colpevoli a priori e non li difende nessuno!
 
Questo teorema ha il solo scopo di assolvere mediaticamente l’imputato di turno, prima di qualsiasi condanna ( o eventuale assoluzione ) canonica, gettando gratuitamente ma scientemente discredito sulla magistratura, magistratura che  - dunque -  diventa “rossa” o “nera” a seconda dei casi : mai una volta, neanche per sbaglio, che si tratti semplicemente di magistrati coscienziosi che tentano di fare il proprio dovere inseguendo faticosamente le verità contro un fuoco incrociato niente male.
 
Talora, infatti, c’è anche il “fuoco amico”, quando alcuni magistrati ( quelli sì più che discutibili ) si mettono a bloccare indagini scomode e magari calunniare colleghi integerrimi e coraggiosi che non guardano in faccia a nessuno e trattano tutti allo stesso modo, a prescindere dal colore politico, dal conto in banca, o dal cognome : sono questi magistrati modello il vero pericolo di quest’Italia altrimenti irreprensibile !  E dunque, tra fuoco nemico e fuoco amico, i giudici  - ultimo baluardo della nostra pseudodemocrazia -  non devono poter lavorare, o dovrebbero temere qualche altro parlamentare che alzi sdegnato la voce contro di loro, come se ce ne fossero già pochi, e  - peggio -  dovrebbero indietreggiare di fronte ai lamenti e agli strali di chi si pone “al di sopra della legge” !
 
Abbiamo una sincera stima per Enzo Del Vecchio, a tal punto che facciamo fatica a credere che quelle cose le pensi veramente lui. Avrà davvero tutti i suoi motivi per condividere e non rinnegare alcunché della propria azione amministrativa nella giunta al governo della città, ma non possiamo che definire gravissime e pericolose  - oltre che gratuite -  le sue affermazioni ( “Un’azione giudiziaria che non esito a definire ingiusta e persecutoria…” ; “…tecnica oramai nota delle intercettazioni telefoniche …” ), perchè non ci sembra che, dalle accuse e da quanto emerso finora, ci siano azioni degne di encomio anziché appropriazioni indebite, illegalità diffusa e soprusi vari.
 
Andate avanti come state facendo, cari signori magistrati ed inquirenti tutti, che si tratti di destri, sinistri, grossi o piccoli nomi, con la consapevolezza che  - al di là di chi è poco informato o chi disinforma consapevolmente -  la grande maggioranza dei cittadini vi è grata, riconoscente e vicina.


Il Coordinatore Cittadino
Massimo Pietrangeli

 

 

 


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