Lettera dei tifosi del Lanciano

Al nostro microfono Manuel Turchi

15 Febbraio 2011   15:31  

Pubblichiamo volentieri una lettera di alcuni tifosi del Lanciano.

Siamo i tifosi della Virtus Lanciano che nel corso della gara contro l’Atletico Roma hanno effettuato la pañolada e la presente lettera aperta è per chiarire a tutti quanto da noi attuato Domenica 13 e il nostro “amore” per la Virtus e per “nostra” città. Il tutto anche perché alcune testate giornalistiche e alcune trasmissione televisive non hanno capito il nostro intento. Per noi la pañolada rappresenta la manifestazione più civile e simpatica che si possa attuare nei confronti di una squadra o di una manifestazione sia sportiva che non sportiva. Tra l’altro nella tradizione spagnola, sventolare un fazzoletto bianco può avere un significato positivo, infatti durante una corrida, ad esempio, gli spettatori dimostrano così di aver gradito lo spettacolo e di volere maggiori onori per il torero. Ribadiamo che la nostra è stata una contestazione educata rivolta all’operato del mister e del direttore sportivo che a noi sportivamente non piacciono e questo esclusivamente per quanto hanno dimostrato di saper fare nei mesi di permanenza a Lanciano e tutto a prescindere del risultato sportivo di ogni singola Domenica. Questo resta un nostro parere e siamo i primi a sperare che gli stessi ci smentiscano con i risultati positivi, con la conquista dei play off e la vincita degli stessi. Diciamo anche che quelle volte che noi critichiamo lo facciamo soprattutto per cercare di dare maggiori stimoli alla squadra che ultimamente ci sembrava aver avuto un calo di concentrazione. E diciamo che la squadra domenica ha saputo ben rispondere al nostro particolare “incitamento”. E’ palese che poi la nostra iniziativa sia molto più civile e simpatica di quelle che si attuano in altri stadi dove si arrivano ad usare le mani o a provocare dei danni materiali, atteggiamenti che noi non abbiamo mai condiviso e neanche pensato mai di attuare. Questo naturalmente non significa che ogni domenica “contestiamo” il loro operato (di mister e direttore sportivo), anzi da parte nostra c‘è sempre il massimo sostegno alla “nostra“ maglia. Quello che ci ha stupito domenica è stata la reazione del sig. Diomede che dalla panchina ha ironizzato sulla nostra protesta in modo poco corretto, così come poco simpatiche sono state le sue dichiarazioni nel corso di una trasmissione televisiva in una tv privata nella stessa serata di Domenica 13. Inoltre teniamo a precisare, contrariamente a quanto dichiarato dal sig. Diomede, nel corso della predetta trasmissione, che il Lanciano, durante la gestione Angelucci, è stato per parecchi anni in posizione di alta classifica, arrivando persino a disputare nel corso della stagione 2001/2002 i play off per la promozione in serie B. Ci piacerebbe anche ricordare al sig. Diomede che noi tutti sosteniamo sempre e comunque il Lanciano calcio e la maggior parte di noi lo fa da oltre 20 anni, mentre lui probabilmente tre anni fa non sapeva neanche dove era il “Biondi” e le sue presenze nello stadio Frentano probabilmente finiranno al termine della gestione Maio (naturalmente ci auguriamo quindi il più tardi possibile). Ci piace ricordare che noi siamo quei tifosi che ogni anno, a prescindere dalla categoria in cui ha militato e militerà il “nostro” Lanciano, sottoscriviamo l’abbonamento pagandolo e tra 30 anni ci saremo ancora. Discorso per noi chiuso con il sig. Diomede a cui naturalmente riconosciamo in questi 3 anni un grande attaccamento alla squadra e soprattutto alla famiglia Maio. Ribadiamo poi che da parte nostra ogni domenica c’è sempre il massimo sostegno per la squadra della “nostra” città e questo lo è anche nei momenti di maggiore difficoltà; lo è stato anche Domenica quando i nostri calciatori sono stati da noi più volte e ripetutamente incitati e questo specie nel momento di maggiore difficoltà. Da parte nostra resta la coerenza di continuare ad amare i colori rosso-neri a prescindere da chi vestirà nei prossimi anni questa maglia. E permetteteci solamente di avere il diritto di opinione e di fare una critica costruttiva che per noi devono essere di stimolo ai nostri calciatori e allo staff tecnico; il tutto nasce appunto dalla nostra passione per questa maglia, se infatti non amassimo questi colori la Domenica potremmo stare a casa con le nostre mogli e con i nostri figli. Se poi qualcuno della società o dello staff tecnico volesse un chiarimento o volesse scambiare delle opinioni in modo civile e rispettoso da parte nostra la massima disponibilità al dialogo, se poi invece nessuno volesse sentire la voce dei tifosi non ci stupiremo se il Guido Biondi sarà sempre più vuoto e silenzioso (contro l’Atletico Roma c’è stato il record negativo di paganti della storia delle giornate rosso-nere del calcio lancianese) nonostante la buona classifica. Forse questa richiesta di maggiore apertura al dialogo da parte della società verso tutta la tifoseria (assolutamente non solo a noi) è l’unica cosa che noi ci permettiamo di chiedere alla società. Noi in ogni caso ci saremo sempre e comunque al fianco della “nostra” squadra. Infine rimarchiamo la nostra stima e il ringraziamento alla società e alla famiglia Maio per quanto stanno facendo per la “nostra” squadra e l’invito alla città tutta di tornare a riempire il Biondi. Con questo non ci resta che augurare con tutto il cuore alla “nostra amata” Virtus la serie B e un Biondi sempre più pieno e festante.

I tifosi della pañolada (settore distinti lato curva nord).

Al nostro microfono Manuel Turchi, Attaccante del Lanciano Calcio


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