Studenti e genitori uniti nella protesta davanti al plesso sequestrato, chiedendo una soluzione rapida e adeguata per il loro futuro scolastico.
Gli studenti del Liceo Delfico di Teramo hanno manifestato questa mattina con un flash mob davanti all’edificio sequestrato, rifiutando categoricamente l'idea delle lezioni pomeridiane in aule provvisorie. La protesta ha coinvolto in modo massiccio i ragazzi, che hanno scelto di non presentarsi nelle classi temporanee allestite presso gli istituti Milli ed ex Comi, dove erano stati collocati a causa della chiusura della loro scuola per problemi strutturali. Il sequestro del plesso ha lasciato senza aula circa 1.200 studenti, tra cui quelli di tre licei, una scuola elementare, una scuola media e il Convitto nazionale.
Gli studenti del Liceo Classico, in particolare i maturandi, hanno preso l'iniziativa scrivendo una lettera indirizzata alle istituzioni locali e nazionali – Comune, Provincia, Regione e Ministero dell’Istruzione – per esprimere il loro disagio e richiedere un intervento urgente. "Sappiamo che si sta cercando di trovare una soluzione," si legge nella lettera, "ma le proposte attuali, come le lezioni di soli 35 minuti al pomeriggio, sono del tutto insufficienti per garantire una preparazione adeguata in vista dell’esame di maturità".
I ragazzi lamentano la mancanza di stabilità in un momento cruciale della loro vita scolastica e ribadiscono il diritto a un'istruzione di qualità. "La scuola è un diritto," scrivono con forza, "e ci sentiamo privati di esso. Il 'Delfico' non è solo un luogo fisico, ma una parte di noi. Qui abbiamo vissuto esperienze che ci hanno formato come persone, e non possiamo accettare di vederlo chiuso senza una valida alternativa".
Nella lettera si chiede quindi che vengano presi provvedimenti immediati per consentire un ritorno sicuro nelle aule del Delfico, possibilmente già per gli attuali maturandi, ma anche per le future generazioni che attendono di cominciare il proprio percorso scolastico in quell'istituto storico. "Rivogliamo il nostro Delfico," concludono, esprimendo una forte richiesta di attenzione da parte delle autorità.
Nel frattempo, la Provincia di Teramo sta lavorando per trovare soluzioni temporanee e definitive. Dopo aver presentato un’istanza per ottenere il dissequestro del plesso, le autorità locali sono impegnate nella valutazione di spazi alternativi, tra cui l’ex Consorzio Agrario, e nella progettazione di scuole prefabbricate modulari che potrebbero offrire una soluzione a lungo termine. Inoltre, è previsto che gli oltre 200 alunni delle scuole elementari e medie torneranno in aula presso gli istituti De Jacobis e San Berardo a partire da lunedì.
La situazione resta però critica, con studenti e famiglie che attendono risposte chiare e concrete dalle istituzioni, preoccupati per il rischio di vedere compromesso il loro percorso educativo in un momento così delicato.