Lippi esclude Grosso

Lippi ha compiuto le prime due esclusioni nel gruppo dei 30 per i Mondiali in Sud Africa e si tratta dei due juventini Candreva e Fabio Grosso.

Il difensore abruzzese era stato il protagonista della favola più bella dei mondiali vinti in Germania quattro anni fa. Nato e cresciuto calcisticamente in Abruzzo, comincia la sua avventura nella Renato Curi Angolana, in eccellenza, per poi entrare nel profesionismo in C2 con il Chieti.

Da lì nel 2001 avviene il grande salto nel calcio che conta e viene ingaggiato dal Perugia in serie A. Da questo momento in po ci saranno solo grandi soddisfazioni per il giovane calciatore.

Nel 2004 verrà ingaggiato dall'ambizioso Palermo, con il quale centrerà immediatamente l'obiettivo della coppa Uefa. Poi nel 2006 arrivò la chiamata di Lippi per i Mondiali tedeschi.

Il terzino partì come riserva per poi ritrovarsi titolare a partire dalla terza partita contro la Repubblica Ceca e diventare decisivo dagli ottavi contro l'Australia. Proprio negli ottavi, una sua discesa incredibile sulla fascia sinistra, portò al rigore realizzato poi al 93' minuto da Totti.

Nella difficilissima semifinale contro la Germania, poi, siglò il primo gol all'ultimo minuto del secondo tempo supplementare. La sua corsa per tutto il campo con la faccia incredula e il dito che si muoveva a destra e a sinistra, come a dire "non è vero" fece il giro del Mondo.

Ma la sua favola aveva bisogno di un ultimo capitolo che si esplicitò nella realizzazione dell'ultimo rigore nella finale di Berlino.

Adesso a quattro anni di distanza, la sua favola non può riprendere da dove si era fermata. Lippi lo ha escluso dal gruppo dei mondiali.

Lo stesso ct della nazionale ha confessato le sue difficoltà per prendere quasta decisione : "Quanto mi è costato chiamarlo, ieri, e comunicargli la mia decisione. Mi è costato chiamarlo come mi è costato dover rinunciare a 14 dei 23 con i quali abbiamo passato momenti importanti in Germania. Non sapete quanto mi sia dispiaciuto fare questa telefonata, ma ho ritenuto fare così per onestà intellettuale".

Fabio Grosso resterà nell'immaginario collettivo come l'eroe di Germania, ma adesso è arrivato il momento di lasciare campo agli altri e, speriamo, a nuove favole da raccontare in futuro.